Urso: “Promuovere, tutelare e valorizzare il nostro marchio nel mondo”
Il ministro Adolfo Urso è intervenuto oggi, a Milano, alla presentazione del ventunesimo Osservatorio Altagamma, fondazione che riunisce le imprese dell’alta industria culturale e creativa italiana.
Nel corso dell’evento sono stati illustrati i dati del mercato del lusso il cui trend è in crescita in tutto il comparto mondiale (+ 21% rispetto al 2021) nonostante le difficoltà economiche.
“In un’epoca di de-globalizzazione dobbiamo pensare al reshoring delle aziende – ha detto Urso – anche per questo abbiamo creato un comitato interministeriale, presieduto da me e dal ministro Tajani per la promozione del made in Italy nel mondo, mettendo a sistema le competenze del Ministero degli Esteri e quelle del Ministero che dirigo, il cui cambio di nome non è solo lessicale ma indica la nuova mission ovvero la promozione, la tutela e la valorizzazione del nostro marchio nel mondo, sinonimo di eccellenza”.
Nel sottolineare l’importanza della tutela della proprietà industriale, il ministro ha evidenziato quanto sia strategica la presenza del Tribunale Europeo dei Brevetti a Milano: “il diritto di proprietà industriale è il cuore del made in Italy nel mondo” ha commentato.
Auspicando, inoltre, che il Ministero possa diventare sempre più una risorsa e un luogo delle opportunità per le imprese, Urso ha infine dichiarato “oggi il made in Italy è bello, buono e ben fatto ma deve essere anche sostenibile. Sono questi i criteri dei prodotti di eccellenza del consumo globale e del made in Italy”.
Nvidia e Microsoft costruiranno insieme un supercomputer per gestire le complesse elaborazioni legate all’impiego dell‘intelligenza artificiale nel cloud. Il computer Ai opererà sul cloud Azure di Microsoft, utilizzando decine di migliaia di unità di elaborazione grafica (Gpu) di Nvidia, H100, e i suoi chip A100. Nvidia non ha svelato il valore dell’accordo pluriennale, ma ogni chip A100 ha un prezzo di circa 10.000-12.000 dollari, e l’H100 è ancora più costoso.
“Siamo al punto di svolta in cui l’Ai entra nelle imprese e arriva il momento dei servizi, che i clienti possono utilizzare per implementare l’Ai nei loro casi d’uso aziendali”, ha detto a Reuters Ian Buck, direttore generale di Nvidia per Hyperscale e Hpc.
Nvidia, Microsoft e le imprese globali clienti potranno usare la piattaforma risultante per sviluppare e implementare l’Ai a costi più accessibili.
Il supercomputer Ai
L’accordo prevede che Azure incorpori le Gpu di Nvidia, la tecnologia di networking Quantum-2 InfiniBand (che permette di collegare i server a una velocità di 400 gigabit al secondo) e il software Ai di Nvidia.
Porta la cultura del dato a ogni livello aziendale
Le due partner costruiranno insieme “uno dei supercomputer Ai più potenti al mondo”, si legge nell’annuncio di Nvidia, alimentato dall’infrastruttura di supercalcolo avanzata di Microsoft Azure combinata con le Gpu e i software di Nvidia per aiutare le aziende a sviluppare, impiegare e scalare l’intelligenza artificiale, inclusi i modelli più avanzati e di grandi dimensioni. Anzi, Nvidia collaborerà con Microsoft anche nello sviluppo dei modelli di intelligenza artificiale.
Il risultato è un’offerta ottimizzata per l’intelligenza artificiale per tutti i clienti di Nvidia e di Microsoft Azure. Il supercomputer Ai per il cloud di Microsoft avrà prestazioni di picco scalabili per il training dell’intelligenza artificiale e i carichi di lavoro di inferenza di deep learning di qualunque dimensione. La piattaforma supporterà una vasta gamma di applicazioni e servizi di intelligenza artificiale, tra cui Microsoft DeepSpeed e la suite software Nvidia Ai Enterprise.
Sviluppi nell’Ai che auto-apprende
Come parte della collaborazione, Nvidia utilizzerà le istanze di macchine virtuali scalabili di Azure per fare ricerca e accelerare ulteriormente i progressi nell’Ai generativa, un’area emergente dell’intelligenza artificiale in cui modelli fondamentali come Megatron Turing NLG 530B fanno da base per algoritmi di auto-apprendimento non supervisionati per creare nuovo testo, codice, immagini digitali, video o audio.
Lo stack completo di flussi di lavoro Ai e kit di sviluppo software di Nvidia, ottimizzati per Azure, sarà reso disponibile per i clienti aziendali di Azure.
“La nostra collaborazione con Microsoft fornirà a ricercatori e aziende un’infrastruttura e un software di intelligenza artificiale all’avanguardia per capitalizzare il potere trasformativo dell’Ai”, ha commentato Manuvir Das, vice president of enterprise computing di Nvidia.
“La nostra collaborazione con Nvidia dà vita alla piattaforma di supercomputer più scalabile al mondo, che offre funzionalità di intelligenza artificiale all’avanguardia per ogni azienda su Microsoft Azure”, ha affermato Scott Guthrie, executive vice president del Cloud + Ai Group di Microsoft.
“Orgoglioso che ci sia anche industria e tecnologia italiane a bordo dello Space Launch System. – dichiara il ministro Adolfo Urso a seguito del lancio del razzo Artemis1 – Oltre al contributo industriale fondamentale al Modulo di Servizio Europeo per la capsula Orion, l’unico nanosatellite europeo a bordo è di una piccola azienda di Torino. La filiera dello spazio italiana, composta da grandi e piccole aziende, si conferma un’eccellenza mondiale, grazie anche al ruolo di coordinamento dell’Agenzia Spaziale Italiana.”
I licenziamenti arrivano via mail: scatta da oggi il taglio di personale dei dipendenti di Twitter deciso da Elon Musk e i dipendenti della piattaforma di social media apprenderanno se il loro lavoro presso l’azienda continua o invece dovranno lasciare.
Ogni dipendente di Twitter riceverà un’e-mail con l’oggetto “Il tuo ruolo in Twitter” entro le 9:00 (16.00 orario di Greenwich), secondo una dichiarazione inviata ai lavoratori che è trapelata ai media statunitensi. Coloro che perdono il lavoro riceveranno una notifica sulla loro e-mail personale, mentre coloro il cui lavoro non è interessato riceveranno una notifica tramite la loro e-mail di Twitter.
Cosa è scritto nella email di licenziamento
L’email, proveniente da un indirizzo generico sotto la firma di Twitter, non parlava del numero totale di licenziamenti. “Nel tentativo di porre Twitter su un percorso salutare, attraverseremo il difficile processo di riduzione della nostra forza lavoro globale”, è scritto. “Riconosciamo che ciò avrà un impatto su un certo numero di persone che hanno dato un prezioso contributo a Twitter, ma questa azione è purtroppo necessaria per garantire il successo dell’azienda in futuro”.
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Chi rischia il licenziamento
A rischiare il licenziamento è un dipendente su due, per un totale di circa 3.700 posti di lavoro. L’annuncio è arrivato dopo che il miliardario della tecnologia – che è anche amministratore delegato di Tesla e SpaceX – ha acquistato Twitter, dopo mesi di stop and go, con un accordo da 44 miliardi di dollari la scorsa settimana. Nell’e-mail che annunciava la prevista riduzione dei posti di lavoro, l’azienda ha giustificato la mossa dicendo che era “purtroppo necessario per garantire il successo dell’azienda in futuro”. In quelle che si pensa siano precauzioni di sicurezza per frenare il rischio di potenziali azioni di protesta, gli uffici di Twitter rimarranno chiusi oggi e tutti i badge di accesso saranno disattivati per la giornata, secondo l’e-mail. Nel 2017, durante il suo ultimo giorno di lavoro, un dipendente di Twitter ha disattivato l’account dell’allora presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Ci sono voluti 10 minuti prima che l’account tornasse online.
La class action degli ex dipendenti
Un gruppo di ex dipendenti di Twitter ha intentato una causa collettiva in tribunale contro la compagnia statunitense lamentando di non aver ricevuto il preavviso di 60 giorni previsto dalla legge. La class action, riferiscono i media Usa, è stata presentata al tribunale federale di San Francisco e denunciano la violazione delle leggi federali e della California sui licenziamenti, affermando di non aver ricevuto il preavviso di legge e di aver trovato bloccati i propri account.
Cancellata la conferenza degli sviluppatori
Intanto il social network ha infatti confermato l’annullamento della conferenza Chirp dedicata agli sviluppatori. L’appuntamento avrebbe dovuto svolgersi a San Francisco il 16 novembre, il primo dal vivo dopo la pandemia e, soprattutto, dopo la precedente edizione datata 2010. In un tweet, l’account ufficiale dedicato agli sviluppatori, Twitter Dev, ha aggiunto che la società sta “lavorando duramente per rendere Twitter un posto migliore per tutti, inclusi gli sviluppatori”, promettendo di condividere presto notizie…
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