I licenziamenti arrivano via mail: scatta da oggi il taglio di personale dei dipendenti di Twitter deciso da Elon Musk e i dipendenti della piattaforma di social media apprenderanno se il loro lavoro presso l’azienda continua o invece dovranno lasciare.

Ogni dipendente di Twitter riceverà un’e-mail con l’oggetto “Il tuo ruolo in Twitter” entro le 9:00 (16.00 orario di Greenwich), secondo una dichiarazione inviata ai lavoratori che è trapelata ai media statunitensi. Coloro che perdono il lavoro riceveranno una notifica sulla loro e-mail personale, mentre coloro il cui lavoro non è interessato riceveranno una notifica tramite la loro e-mail di Twitter.

Cosa è scritto nella email di licenziamento

L’email, proveniente da un indirizzo generico sotto la firma di Twitter, non parlava del numero totale di licenziamenti. “Nel tentativo di porre Twitter su un percorso salutare, attraverseremo il difficile processo di riduzione della nostra forza lavoro globale”, è scritto. “Riconosciamo che ciò avrà un impatto su un certo numero di persone che hanno dato un prezioso contributo a Twitter, ma questa azione è purtroppo necessaria per garantire il successo dell’azienda in futuro”.

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Chi rischia il licenziamento

A rischiare il licenziamento è un dipendente su due, per un totale di circa 3.700 posti di lavoro. L’annuncio è arrivato dopo che il miliardario della tecnologia – che è anche amministratore delegato di Tesla e SpaceX – ha acquistato Twitter, dopo mesi di stop and go, con un accordo da 44 miliardi di dollari la scorsa settimana. Nell’e-mail che annunciava la prevista riduzione dei posti di lavoro, l’azienda ha giustificato la mossa dicendo che era “purtroppo necessario per garantire il successo dell’azienda in futuro”. In quelle che si pensa siano precauzioni di sicurezza per frenare il rischio di potenziali azioni di protesta, gli uffici di Twitter rimarranno chiusi oggi e tutti i badge di accesso saranno disattivati per la giornata, secondo l’e-mail. Nel 2017, durante il suo ultimo giorno di lavoro, un dipendente di Twitter ha disattivato l’account dell’allora presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Ci sono voluti 10 minuti prima che l’account tornasse online.

La class action degli ex dipendenti

Un gruppo di ex dipendenti di Twitter ha intentato una causa collettiva in tribunale contro la compagnia statunitense lamentando di non aver ricevuto il preavviso di 60 giorni previsto dalla legge. La class action, riferiscono i media Usa, è stata presentata al tribunale federale di San Francisco e denunciano la violazione delle leggi federali e della California sui licenziamenti, affermando di non aver ricevuto il preavviso di legge e di aver trovato bloccati i propri account.

Cancellata la conferenza degli sviluppatori

Intanto il social network ha infatti confermato l’annullamento della conferenza Chirp dedicata agli sviluppatori. L’appuntamento avrebbe dovuto svolgersi a San Francisco il 16 novembre, il primo dal vivo dopo la pandemia e, soprattutto, dopo la precedente edizione datata 2010. In un tweet, l’account ufficiale dedicato agli sviluppatori, Twitter Dev, ha aggiunto che la società sta “lavorando duramente per rendere Twitter un posto migliore per tutti, inclusi gli sviluppatori”, promettendo di condividere presto notizie…

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