Trasformare il piombo in oro, il sogno si realizza al CERN
Scienza
Il CERN di Ginevra ha individuato un meccanismo in grado di trasformare il piombo in oro. Un sogno che si realizza, anche se la tecnica da utilizzare è decisamente complicata e gli strumenti necessari non sono alla portata di tutti
Sono ore di intensa attività al Centro di Space Situational Awareness dell’Aeronautica Militare di Poggio Renatico, vicino a Ferrara. Da qui si coordinano le attività europee per monitorare il rientro incontrollato nell’atmosfera di Cosmos 482, un lander sovietico di 500 chili lanciato malamente verso Venere nel 1972 e ora in caduta sulla Terra.
“Il monitoraggio avviene attraverso una rete di sensori su territorio nazionale, sia europeo – dice il Tenente Colonnello Claudio Gizzi dell’Aeronautica Militare – Riceviamo anche contributi dal di fuori della comunità europea”.
Cosmos 482 fu progettato per atterrare su Venere quindi dovrebbe superare indenne anche il passaggio nell’atmosfera terrestre. Le stime dicono che il rientro avverrà fra la notte e il primissimo pomeriggio. Due i sorvoli dell’Italia in questa finestra: uno su Nord della Sardegna e regioni centrali intorno alle 5 del mattino e uno sul Sud della Calabria intorno a metà giornata. Le autorità sono allertate, ma non bisogna allarmarsi: la Terra è grande, le aree popolate sono la minoranza ed è improbabile che ci siano dei danni.
“Abbiamo attivato insieme all’Agenzia Spaziale Italiana la Protezione Civile, che ha stabilito di attivare a sua volta un tavolo tecnico attraverso cui gli attori interessati vengono informati dell’evoluzione dell’orbita e dei tempi di attraversamento del territorio nazionale – prosegue il Tenente Colonnello Claudio Gizzi dell’Aeronautica Militare – La probabilità di avere un evento significativo sulla popolazione è molto basso: nell’ordine di 1 su 100mila – 1 su un milione quindi una statistica che ci tranquillizza”.
È caduta nell’Oceano Indiano la sonda sovietica Kosmos 482, lanciata nel1972 per raggiungere Venere ma che non è mai riuscita a lasciare l’orbita terrestre.
Il rientro del veicolo spaziale “Kosmos-482” è stato monitorato dai mezzi del Sistema automatizzato di allerta per situazioni pericolose nello spazio circumterrestre. Secondo i calcoli degli specialisti del TsNIIMash (che fa parte di Roscosmos), il veicolo è entrato negli strati densi dell’atmosfera alle 9:24 ora di Mosca, a 560 km a Ovest dell’isola di Andaman Centrale, ed è caduto nell’Oceano Indiano a Ovest di Giacarta.
Il veicolo era stato lanciato nella primavera del 1972 per l’esplorazione di Venere, ma a causa di un guasto allo stadio di accelerazione era rimasto su un’orbita ellittica alta attorno alla Terra, avvicinandosi gradualmente al pianeta.
Fra le poche certezze c’è che è rientrata in modo incontrollato nell’atmosfera in mattinata e poiché dopo molte ore nessuno ha segnalato danni è probabile che tutto sia andato per il meglio. Cosa sia davvero successo con precisione alla sonda sovietica Kosmos-482 rimane ancora un mistero: nessuno l’ha vista cadere e in mancanza di osservazioni dirette si possono solo fare delle stime sul luogo dove abbia concluso il suo lungo viaggio iniziato nel 1972.
Kosmos-482, pesante 500 chilogrammi, era un’osservata speciale perché era stata progettata per atterrare su Venere. Anche se dal lancio effettuato malamente per un problema al razzo sono passati 53 anni, si ritiene che fosse in grado di resistere durante la discesa e di raggiungere il suolo ad alta velocità.
Alle 8:05 italiane è stata vista passare sopra la Germania dal sensore tedesco TIRA a circa 100 chilometri di quota, dove iniziano le fasce più dense dell’atmosfera. Poi è stata osservata dall’agenzia spaziale russa Roscosmos. Poco dopo si sono perse le sue tracce. Si ritiene dunque che il rientro sia avvenuto in quei momenti.
La prima a fare un annuncio è stata proprio Roscosmos, secondo la quale Kosmos-482 è entrato negli strati densi dell’atmosfera alle 9:24 ora di Mosca (le 8.24 italiane), a 560 km a ovest delle isole Andamane ed è caduta nell’Oceano Indiano a ovest di Giacarta.
Gli esperti europei sono più cauti. Il consorzio EU SST, la cui attività di monitoraggio e previsione in questo caso è stata coordinata dal Centro di Space Situational Awareness dell’Aeronautica Militare di Poggio Renatico, vicino a Ferrara, ritiene che il rientro sia avvenuto poco dopo il passaggio sulla Germania, senza fornire un orario preciso. L’Agenzia Spaziale Europea propende per un rientro fra le 8:04 e le 9:32, con le 8:16 come momento più probabile. In quegli istanti Kosmos-482 si sarebbe dovuta trovare sopra l’Asia Centrale, fra Turkmenistan e Afghanistan.
Di diverso parere la Space Force statunitense, secondo la quale il rientro è avvenuto fra le 7.20 e le 7.44 italiane sull’Oceano Pacifico. Un dato incompatibile, ovviamente, con le osservazioni effettuate successivamente sul territorio tedesco e dai sensori russi. E’ probabile che la stima venga rivista nelle prossime ore.
A chiarire tutto potrebbero essere solamente delle prove concrete: frammenti ritrovati al suolo, ma anche foto e video dell’ingresso nell’atmosfera. In mancanza di questo, la conclusione del viaggio di Kosmos-482 potrebbe rimanere per sempre un giallo.
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