Decollato ieri da Cape Canaveral in Florida, il primo volo spaziale di SpaceX sopra le regioni polari della Terra con a bordo astronauti non professionisti ha regalato le prime, spettacolari, immagini.
La missione Fram2 ha portato i quattro “turisti”, tutti alla prima esperienza spaziale, a sorvolare il Polo Nord e il Polo Sud.
Il nome della missione è un omaggio alla nave norvegese Fram, usata in alcune delle più importanti esplorazioni sia al Polo Nord che al Polo Sud tra il 1893 e il 1912, e per questo a bordo dalla capsula è presente anche un piccolo frammento del ponte della nave.
Il comandante è Chun Wang, imprenditore maltese che finanzia il progetto. Wang è un investitore di criptovalute. A bordo ci sono anche Jannicke Mikkelsen, regista e direttore della fotografia norvegese, specializzata in tecnologie per le riprese in ambienti difficili e pericolosi, l’ingegnere robotico tedesco Rabea Rogge, che fa parte della Swiss Academic Spaceflight Initiative (ARIS), e lo specialista di missione e ufficiale medico Eric Philips, esploratore e guida polare australiano che ha effettuato con successo diverse spedizioni sia al Polo Nord che al Polo Sud. L’equipaggio condurrà 22 esperimenti scientifici e di ricerca durante i quattro giorni di missione.
Prima di Fram2, solo la missione sovietica Voskhod 2 del marzo 1965 era arrivata vicina a un’orbita polare, con la capsula Voskhod 3KD.
“La lingua è chiave di accesso a uno ‘specifico’ culturale straordinario dispiegatosi nei secoli e offerto alla comunità umana nelle sue espressioni più alte: la scienza, l’arte in ogni sua forma, gli stili di vita”, scrive il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio al Presidente della Comunità Radiotelevisiva Italofona, Mariangelo Timbal.
Futuro24: l’Event Horizon Telescope a guida italiana
Affidato a Mariafelicia De Laurentis il coordinamento di una delle più grandi collaborazioni dell’astrofisica. L’abbiamo intervistata. In questa puntata anche onde gravitazionali, un nuovo telescopio in Argentina e studi con i palloni stratosferici
Si chiamano Romulus e Remus i cuccioli di “dire wolf”, eredi moderni di un lupo antichissimo detto “enocione” o metalupo per le sue dimensioni: creati in laboratorio attraverso un complesso lavoro di ingegneria genetica, i due esemplari, portati tramite gestazione surrogata, rendono così la fantascienza sempre meno lontana.
I due animali hanno anche una sorella minore, Khaleesi: sono state infatti tre le nascite separate avvenute tra lo scorso autunno e questo inverno di questa vecchia/nuova specie.
Jurassic Park sempre più vicino?
“Stai ascoltando il primo ululato in oltre 10mila anni di un ‘dire wolf’”: è l’annuncio a effetto dell’azienda Colossal Biosciences che in un post su X allega anche l’audio e le immagini di due cuccioli dal pelo bianco: “Incontra Romolo e Remo, i primi animali de-estinti al mondo, nati il 1° ottobre 2024”.
Ricercatori riportano in vita una specie di lupo estinta da tempo (Reuters)
“Questi due lupi – spiegano gli scienziati – sono stati riportati indietro dall’estinzione utilizzando modifiche genetiche derivate da un genoma completo” di enocione, “meticolosamente ricostruito da Colossal a partire da Dna antico trovato in fossili risalenti a 11.500 e 72.000 anni fa. Questo momento segna non solo una pietra miliare per noi come azienda, ma anche un balzo in avanti per la scienza, la conservazione e l’umanità”.
Per oltre dieci anni gli scienziati hanno inseguito l’idea di far rivivere specie estinte, in quello che viene chiamato come un processo di de-estinzione: ciò che l’azienda ha fatto tecnicamente, è stato allevare cuccioli di lupo grigio che portano i geni dei loro antichi cugini grazie ad una tecnologia denominata Crispr.
Dire wolf, riportata in vita la specie estinta diecimila anni fa (Colossal)
Come racconta il Time, testata che ha dedicato un ampio servizio alla nascita delle tre bestiole, gli scienziati della Colossal hanno decifrato il genoma del metalupo, riscritto il codice genetico del comune lupo grigio per adattarlo e, usando cani domestici come madri surrogate, hanno portato al mondo i 3 esemplari.
Come altri canidi, un lupo ha circa 19.000 geni. Per creare questi enocioni sono state necessarie 20 modifiche in 14 geni del comune lupo grigio, ma quelle modifiche hanno dato origine a una serie di differenze, tra cui il mantello bianco, dimensioni maggiori, spalle più potenti, testa più larga, denti e mascelle più grandi, zampe più muscolose e ‘vocalizzazioni’ caratteristiche.
Dire wolf, riportata in vita la specie estinta diecimila anni fa (Colossal)
Il genoma del dire wolf analizzato per determinare quali fossero quei cambiamenti da ingegnerizzare è stato estratto dai due campioni antichi: un dente di 13.000 anni fa trovato a Sheridan Pit, Ohio, un osso di orecchio di 72.000 anni fa dissotterrato ad American Falls, Idaho. I campioni sono stati prestati dai musei che li ospitano. Il lavoro di Colossal non è stato quello che si fa con la clonazione, quello usato per la pecora Dolly, per intenderci: nessun Dna antico di enocione è stato inserito nel genoma del lupo grigio e questo ha fatto sì che l’approccio usato sia stato meno invasivo.
Sono state isolate le cellule di un lupo grigio donatore dal suo sangue. Gli scienziati hanno dunque riscritto i 14 geni chiave nel nucleo della cellula per abbinarli a quelli del metalupo. Il nucleo modificato è stato trasferito in un ovulo a cui il nucleo era stato tolto.
Da questa operazione gli scienziati hanno prodotto 45 ovuli ingegnerizzati, che sono stati fatti sviluppare in embrioni in laboratorio e poi inseriti negli uteri delle madri surrogate. In ciascuna di queste due madri surrogate ha attecchito un embrione che è andato avanti in una gravidanza a termine.
Il primo ottobre del 2024 le madri surrogate hanno dato alla luce Romulus e Remus, pochi mesi dopo l’azienda ha ripetuto la procedura con altri embrioni e un’altra madre surrogata e il 30 gennaio 2025 è nata Khaleesi.
Dire wolf, riportata in vita la specie estinta diecimila anni fa (Colossal)
Al netto delle polemiche sull’etica di esperimenti del genere, l’idea di fondo dell’azienda – che vorrebbe lavorare anche sul mammut lanoso e altri animali estinti – è che le stesse tecniche possano essere utilizzate per impedire che animali in via di estinzione vadano completamente persi.
Dire wolf, riportata in vita la specie estinta diecimila anni fa (Colossal)
Dire wolf, riportata in vita la specie estinta diecimila anni fa (Colossal)
Per mesi ha tenuto nascosta la notizia, ma per George R.R. Martin, il prolifico scrittore inventore della saga del Trono di Spade, poter tenere in braccio un cucciolo di metalupo, l’animale simbolo della famiglia Stark (una delle casate protagonista dei suoi romanzi) è stata un’emozione fortissima e difficile da descrivere.
George R.R. Martin e Ben Lamm (Colossal Biosciences)
A febbraio aveva visitato i laboratori della Colossal Biosciences, la compagnia che pochi giorni fa ha rivelato di aver fatto nascere da madre surrogata quanto di più simile all’enocione, un lupo vissuto nel pleistocene ed estinto. E aveva potuto tenere in braccio Romolo e Remo i due cuccioli di enocione nati grazie a una tecnica di ibridazione con i geni del lupo grigio. Ha tenuto la bocca chiusa per due mesi e pochi giorni fa finalmente ha mostrato nel suo blog le foto dei piccoli metalupi nati grazie ai progressi della scienza.
George R.R. Martin con un esemplare di Dire Wolf (georgerrmartin.com)
Lo scrittore deve ringraziare il regista del “Signore degli anelli” Peter Jackson. Jackson è tra gli investitori di Colossal Biosciences, una società privata il cui valore è aumentato a oltre 10 miliardi di dollari dal 2021, quando è stata fondata da George Church, un biologo della Harvard Medical School, e dall’imprenditore tecnologico Ben Lamm, con l’obiettivo di riportare in vita il mammut lanoso.
Ciò che Jackson aveva appreso – e Martin mesi fa non sapeva ancora – era che i progressi di Colossal nell’editing genetico avevano reso possibile la nascita di cuccioli da madri surrogate. Avevano fatto una svolta che permetteva loro di creare metalupi, che erano veri predatori dell’era glaciale fino alla loro estinzione, avvenuta circa 13.000 anni fa.
Dire wolf is back (georgerrmartin.com)
Il metalupo (dire wolf in inglese) è una figura centrale nella saga creata da George R.R. Martin. Ogni componente della famiglia Stark è accompagnato dal suo metalupo, fedele compagno e protettore. I metalupi rappresentano per gli Stark sia una connessione con il loro passato che una protezione nel presente, e simboleggiano anche i legami familiari, il coraggio, l’indipendenza e l’incredibile resilienza dei membri della famiglia Stark di fronte alle difficoltà. Nymeria accompagna Arya Stark, Ghost è accanto a Jon Snow, Summer per Bran, Shaggydog per Rickon e Lady per Sansa.
I metalupi non sono solo animali domestici. In alcuni momenti della saga, sembrano avere un legame quasi soprannaturale con i loro padroni, e alcune azioni dei metalupi sono viste come un riflesso delle emozioni, dei pensieri o dei desideri dei loro padroni. Ad esempio, Arya riesce a “sentire” Nymeria anche quando non è fisicamente vicina a lei, suggerendo una connessione più profonda.
” Ho tenuto la bocca chiusa per mesi, giurando silenzio ma morendo dalla voglia di dirlo al mondo”, ha detto lo scrittore sul sito, mostrando una foto che lo ritrae con uno dei cuccioli tra le braccia.
Copertina Time (web)
Ad ispirare lo scrittore per la creazione dei metalupi è stata una visita ai pozzi di catrame di La Brea a Los Angeles, dove sono stati trovati i resti di centinaia di questi animali. “Quando ho visto quei quattrocento teschi disposti su un muro, qualcosa si è mosso dentro di me”, ha detto Martin. “Nel 1991 stato scrivendo un romanzo di fantascienza quando mi è venuta in mente una scena, il primo capitolo di Games of Thrones in cui vengono trovati i cuccioli di metalupo nelle nevi estive. Da dove è venuto tutto questo? Perché mi ha colpito così potentemente? Non ne ho idea”, ha continuato. “Ma mi ha afferrato così forte che ho messo da parte l’altro romanzo e ho iniziato a scrivere “A Song of Ice &Fire”. E i metalupi ne erano una parte rilevante. Senza di loro, Westeros potrebbe non esistere”.
Dire wolf, riportata in vita la specie estinta diecimila anni fa (Colossal)
Dire wolf, riportata in vita la specie estinta diecimila anni fa (Colossal)
Dire wolf, riportata in vita la specie estinta diecimila anni fa (Colossal)
L’esercito indiano ha dispiegato dei cani robot in Myanmar per valutare l’entità dei danni strutturali causati dal terremoto di magnitudo 7.7 che ha devastato il paese asiatico il 28 marzo scorso, causando oltre 1.000 morti e 2.300 feriti.
I cani robot fanno parte delle moderne tecnologie utilizzate nelle aree colpite da eventi catastrofici e terremoti.
L’India è stata tra i primi Paesi a rispondere alla richiesta di soccorso del Myanmar lanciando l’operazione “Brahma” per fornire assistenza umanitaria. I cani robot sono stati utilizzati anche per supportare le operazioni di ricerca e soccorso.
Ispirati al modello “Spot” di Boston Dynamics, i robot sono stati addestrati per individuare persone intrappolate sotto le macerie, grazie a sensori avanzati e intelligenza artificiale.
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