Fintech, Bankitalia: “In Italia tante eccellenze e startup interessanti”

Fintech, Bankitalia: “In Italia tante eccellenze e startup interessanti”

“Nel Fintech l’Italia sta meglio, sta bene, ci sono tante aziende interessantissime, è giusto mettere un po’ di motore allo sviluppo di queste eccellenze”. Lo ha detto Alessandra Perrazzelli, vicedirettore generale della Banca d’Italia, intervenendo alla sessione plenaria conclusiva del Salone dei Pagamenti di Milano. Nell’occasione Perrazzelli ha presentato la nuova Call for Proposals del Fintech Milano Hub, il centro di innovazione di Bankitalia. Il contest dedicato alle startup del comparto selezionerà 10 startup per accompagnarle nel loro percorso di crescita. Il tema dell’edizione 2022 della call sarà laDlt (distributed ledger technology, tecnologia alla base della blockchain) a supporto dei pagamenti e dei servizi finanziari. “Sarà un lavoro impegnativo – aggiunge Perrazzelli – ci auguriamo di avere più progetti rispetto ai 40 della scorsa edizione”.

“Il ruolo che stiamo cercando di svolgere è di dialogo, per offrire un apporto sistemico alla progettazione tecnologica nell’ambito del mondo finanziario – prosegue Perrazzelli – Crediamo che nel nostro Paese ci sia un grande bisogno di lavorare insieme, di portare a fattore comune tutte le eccellenze che già esistono nel nostro territorio, non soltanto le aziende ma anche tutto il mondo dei finanziatori, degli investitori, dell’accademia e della ricerca. Ci poniamo al centro e cerchiamo di fare sistema per il bene del Paese, della nascita e della crescita sostenibile di nuove aziende”. Bankitalia, conclude Perrazzeli, “lavora su tanti altri tavoli, lo smart contract insieme alle Università di Roma e Milano, l’identità digitale, fondamentale per i servizi finanziari e bancari. L’Hub vuole essere una cassa di risonanza del nostro lavoro sui temi della digitalizzazione”.

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Panico sui MERCATI: i SUPPORTI vacillano!

Panico sui MERCATI: i SUPPORTI vacillano!



Dopo un inizio di ottobre promettente, le borse tornano rovinosamente sui loro passi, deludendo le aspettative degli investitori. Wall Street minaccia l’abbattimento di supporti di lungo periodo, flirtando con il bear market strutturale.

Gli investitori manifestano un fisiologico sentiment ribassista, che non sconfina però nel panico, stando agli spread creditizi: con i Corporate Bond “High Yield” che rendono soltanto 5 punti percentuali più del rendimento dei Treasury decennali americani.

La Fed nel frattempo manifesta la chiara volontà di procedere con il Quantitative Tightening fino alla prossima primavera, con un Fed Fund rate atteso a non meno del 4.50%. Ne fa le spese il settore Growth ed in particolare la tecnologia: con Nasdaq e semiconduttori ai minimi degli ultimi due anni.

In Europa il gas naturale sollecita i supporti. Le famiglie sperano nella rottura; già concretizzatasi però sui listini del Vecchio Continente, con l’Eurostoxx50 che abbandona la fondamentale soglia dei 3400 punti.

I livelli di mercato da monitorare e le strategie operative da intraprendere nell’ultima intervista concessa da Gaetano Evangelista, amministratore e strategist di AGE Italia, a Finanza NOW.

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Per Berlino la pacchia è finita
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Digitale, banda ultralarga, cloud: pieno di deleghe per Butti

Digitale, banda ultralarga, cloud: pieno di deleghe per Butti

Innovazione tecnologica, attuazione dell’agenda digitale italiana ed europea e della strategia italiana per la banda ultra larga, anche con specifico riferimento alle politiche strategiche di realizzazione delle reti di telecomunicazioni, nonché della digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni. Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha ufficialmente attribuito con decreto al Sottosegretario Alessio Butti le deleghe in materie di digitale e Tlc (SCARICA QUI IL DPCM).

Butti è inoltre delegato – si legge all’articolo 1 – “alla trasformazione, crescita e transizione digitale del Paese, in ambito pubblico e privato, dell’accesso ai servizi in rete, della connettività, delle piattaforme e delle infrastrutture digitali materiali e immateriali, della strategia nazionale dei dati pubblici (cloud), delle tecnologie e servizi di rete, dello sviluppo e della diffusione delle tecnologie – ivi comprese quelle emergenti – tra cittadini, pubbliche amministrazioni e, d’intesa con il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, tra le imprese”. E ancora sono in capo al Sottosegretario le tematiche della diffusione dell’educazione e della cultura digitale.

Spetterà a Butti la definizione degli indirizzi strategici del Governo ed è lunga e dettagliata la lista delle attività sulle quali sono stati conferiti i poteri come si evince dal Dpcm. Delegate al Sottosegretario anche le funzioni relative all’Agid e del Comitato interministeriale per la transizione digitale (Citd) nonché funzioni, compiti e poteri conferiti al Commissario straordinario per l’attuazione dell’Agenda digitale.

L’articolo 2 del decreto aggiunge ulteriori competenze: Butti è delegato a rappresentare il Governo italiano “in tutti i fori internazionali ed europei, dedicati alla definizione degli indirizzi strategici in materia di  innovazione tecnologica anche con riferimento alle tecnologie emergenti, banda ultralarga, piattaforme e infrastrutture digitali materiali ed immateriali, reti di comunicazione elettronica satellitari, terrestri mobili e fisse, connettività” nonché : “alla designazione di rappresentanti della Presidenza del Consiglio dei ministri in organi, commissioni, comitati, gruppi di lavoro e altri organismi di studio tecnico-amministrativi e consultivi” e alla costituzione di commissioni di studio e consulenza e gruppi di lavoro.

Per lo svolgimento delle funzioni il Sottosegretario si avvale della struttura della Presidenza del Consiglio dei ministri competente per la trasformazione digitale.

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Rinnovabili e batterie, dal 28 novembre le domande

Rinnovabili e batterie, dal 28 novembre le domande

360 milioni per sostenere programmi di sviluppo

 A partire dalle ore 12 di lunedì 28 novembre le imprese potranno presentare domanda per gli investimenti nei settori delle rinnovabili e delle batterie attraverso lo strumento dei Contratti di sviluppo.

 Le risorse a disposizione, stanziate nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), sono pari a circa 360 milioni di euro.

 Saranno finanziati programmi di sviluppo relativi ai seguenti ambiti:

  • Tecnologia PV (PhotoVoltaics), con particolare riferimento ai pannelli fotovoltaici innovativi ad alto rendimento;
  • Industria eolica, in relazione agli aerogeneratori di nuova generazione e taglia medio-grande;
  • Batterie, a sostegno della produzione nel settore.

I Contratti di sviluppo sostengono programmi di investimento di grandi dimensioni, che possono essere realizzati da una o più imprese, anche in forma congiunta.

 Le domande di agevolazione dovranno essere presentate a Invitalia, soggetto gestore della misura, entro il 28 febbraio 2023.

  

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Alphabet, gli investitori chiedono tagli. Licenziamenti in vista?

Alphabet, gli investitori chiedono tagli. Licenziamenti in vista?

Anche per Alphabet potrebbe aprirsi una stagione di licenziamenti: la capogruppo di Google non ha per ora fatto alcun annuncio su possibili tagli del personale, ma a spingerla in questa direzione è un investitore attivista, Tci Fund Management.

Il fondo insiste che il colosso di Mountain View deve ridurre i costi riducendo i dipendenti, anche per tamponare le perdite della divisione dei software per la guida autonoma Waymo. Alphabet, afferma Tci Fund Management, deve adeguare la sua struttura a un periodo di crescita rallentata: “L’azienda ha troppi dipendenti e il costo per dipendente è troppo alto”. Nei giorni scorsi Meta e Twitter hanno annunciato drastiche misure di riduzione del personale.

Stipendi troppo alti nel contesto di crisi

Il fondo Tci è un investitore di Alphabet dal 2017 con una quota che vale 6 miliardi di dollari, secondo quanto riferisce Reuters. Tci afferma che Alphabet dà ai suoi dipendenti stipendi tra i più alti nella Silicon Valley e ha accresciuto il personale del 20% ogni anno dal 2017. Oggi lo staff della capogruppo di Google è il doppio di quello che era cinque anni fa, un costo che l’investitore ritiene insostenibile visto l’attuale contesto macroeconomico.

Come l’AI può rendere più performante ed efficace una strategia di Marketing?

Dopo l’acquisizione da parte di Elon Musk, Twitter dimezzerà la sua forza lavoro, mandando via circa 3.700 persone. Meta, a sua volta, licenzierà circa il 13% del personale, pari a 11.000 persone: Mark Zuckerberg ha detto di aver sbagliato le stime sulla crescita dopo la pandemia e di pagare oggi il prezzo della crisi economica, del calo dell’advertising e dell’aumento della concorrenza. Infine Amazon, per ora solo secondo indiscrezioni dei media Usa, starebbe valutando il taglio di circa 10.000 posti di lavoro, il più grande di sempre.

Waymo deve ridurre le perdite

Alphabet, che come Meta risente dell’impatto della crisi sulla pubblicità, si è per ora limitata a indicare che dimezzerà le nuove assunzioni, mentre alla scorsa Code Conference di Los Angeles il ceo Sundar Pichai ha lasciato intendere che potrebbero arrivare dei tagli al personale per rendere il gruppo più efficiente.

Ma all’investitore attivista Tci non basta: “Occorre disciplina sui costi ora che la crescita dei ricavi rallenta”, si legge nella lettera del fondo al Cda e al top management di Alphabet. “La crescita dei costi superiore alla crescita dei ricavi è un segno di cattiva disciplina finanziaria”.  

Tci ha anche chiesto alla casa madre di Google di rendere pubblici gli obiettivi sui margini operativi e di ridurre le perdite nelle attività della divisione Other Bets, che include Waymo e altri progetti speciali. In particolare, gli investimenti in Waymo non sarebbero giustificati e andrebbero “drasticamente” ridotti. Secondo Tci la divisione che sviluppa tecnologia per l’auto autonoma ha generato 3 miliardi di dollari di ricavi ma anche 20 miliardi di perdite operative complessive e tale cifra andrebbe rapidamente ridotta del 50%.

Il crollo dei titoli delle Big tech

I titoli dei cinque maggiori colossi tecnologici Usa hanno perso un totale di 700 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato dal 25 al…

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