Dopo un inizio di ottobre promettente, le borse tornano rovinosamente sui loro passi, deludendo le aspettative degli investitori. Wall Street minaccia l’abbattimento di supporti di lungo periodo, flirtando con il bear market strutturale.

Gli investitori manifestano un fisiologico sentiment ribassista, che non sconfina però nel panico, stando agli spread creditizi: con i Corporate Bond “High Yield” che rendono soltanto 5 punti percentuali più del rendimento dei Treasury decennali americani.

La Fed nel frattempo manifesta la chiara volontà di procedere con il Quantitative Tightening fino alla prossima primavera, con un Fed Fund rate atteso a non meno del 4.50%. Ne fa le spese il settore Growth ed in particolare la tecnologia: con Nasdaq e semiconduttori ai minimi degli ultimi due anni.

In Europa il gas naturale sollecita i supporti. Le famiglie sperano nella rottura; già concretizzatasi però sui listini del Vecchio Continente, con l’Eurostoxx50 che abbandona la fondamentale soglia dei 3400 punti.

I livelli di mercato da monitorare e le strategie operative da intraprendere nell’ultima intervista concessa da Gaetano Evangelista, amministratore e strategist di AGE Italia, a Finanza NOW.

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