Circa 190 milioni di euro: a tanto ammonta il contributo per il Pil italiano frutto dell’ecosistema YouTube nel solo 2020. È quanto emerge dal primo studio condotto da Oxford Economics – “Da opportunità a impatto: Valutazione dei benefici economici, sociali e culturali di YouTube in Italia” – da cui emerge che lo scorso anno sono stati creati in Italia 15.000 posti di lavoro collegati al mondo di YouTube. Il sondaggio anonimo ha coinvolto 2.000 persone che vivono in Italia, 2.000 imprese e più di 4.600 creatori di contenuti residenti nell’Ue, di cui 470 in Italia.

“Che si tratti di imprenditori della creatività, media company o etichette discografiche, i creatori di contenuti su YouTube beneficiano di ricavi che vengono generati direttamente tramite la piattaforma video (ad esempio sotto forma di ricavi pubblicitari o diritti di licenza), ma hanno anche effetti di più ampia portata. Per la realizzazione dei video, infatti, vengono acquistati prodotti e servizi presso aziende e rivenditori situati in territorio italiano: pensiamo all’attrezzatura tecnica audio-video, ma anche a tutto il necessario per la realizzazione dei contenuti di ciascun video”, si legge nella sintesi del report.  “In moltissimi casi, inoltre, i creatori di contenuti assumono persone qualificate che supportano la produzione dei video, come specialisti di montaggio, produzione, tecnici del suono e della luce e si servono di professionisti nei diversi campi di interesse. La spesa sostenuta dai creator e dagli altri professionisti coinvolti nell’ecosistema di YouTube all’interno delle proprie catene di fornitura, ha quindi un ulteriore impatto sull’economia e, più in generale, sulla comunità”.

Incremento delle vendite, nuovi clienti e maggiore competizione i risultati per le imprese italiane che creano contenuti specifici sul proprio canale YouTube, utilizzando pubblicità mirate, o condividendo i contenuti su YouTube che poi vengono visualizzati da pubblici specifici. Dallo studio emerge che per il 75% degli imprenditori italiani YouTube ha avuto un impatto positivo sugli obiettivi professionali. Il 75% degli italiani conferma inoltre che YouTube permette di fruire di contenuti a cui non potrebbero accedere diversamente. Il 65% degli imprenditori della creatività afferma che YouTube permette di esportare i propri contenuti a un pubblico internazionale a cui altrimenti non avrebbero accesso. Più della metà dei creativi italiani ritiene che l’accesso a un pubblico al di fuori dell’Italia è essenziale per la sostenibilità del canale.

Durante la pandemia YouTube è inoltre diventata “una risorsa preziosa, fornendo spesso un’ancora di salvezza ai cittadini e alle imprese che hanno vissuto tempi duri di isolamento e disgregazione sociale”. Il 92% degli utenti italiani ha dichiarato di usare YouTube per informarsi e ampliare le proprie conoscenze, il  57% ha ritenuto la piattaforma una fonte affidabile di informazione fin dall’inizio della pandemia.

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