L’Italia “spaziale” alla sfida Horizon Europe. Il nostro Paese, dopo aver registrato ottime performance con ritorni del 13% nell’ambito del programma Horizon 202, si appresta a cogliere le opportunità del nuovo programma di ricerca europeo che copre i prossimi 7 anni (dal 2021 al 2027) e che può contare su un budget complessivo di oltre 86 miliardi di euro. Lo spazio è ricompreso nel Cluster 4 – Digital, Industry and Space – con una dotazione di 13,4 miliardi.

Un investimento consistente da parte dell’Europa e che si aggiunge ai 14,8 miliardi dell’EU Space Programme, di cui 9,1 mld per i programmi di navigazione satellitare Galileo e Egnos, 5,4 miliardi per Copernicus e 0,4 miliardi per Govsatcom/Ssa.

Le opportunità che si aprono per la filiera spaziale italiana con la pubblicazione delle prime call del Cluster 4 di Horizon Europe sono state al centro dell’evento di presentazione organizzato oggi dall’Agenzia spaziale italiana in collaborazione con Apre, a cui hanno partecipato Amalia Ercoli Finzi, delegata per l’Italia di Horizon 2020 – che fatto il punto sulla performance italiana nello scorso programma europeo – Fosca Giannotti nella delegazione italiana del comitato del Cluster 4 HE, Salvatore Pignataro (rappresentante permanente dell’Italia all’Unione europea e Space Attaché), Augusto Cramarossa (responsabile dell’Unità coordinamento area strategica dell’Agenzia spaziale italiana, coordinatore del Gruppo di lavoro ASI dedicato a HE, esperto nel comitato Cluster 4), Mats Ljungqvist in rappresentanza della Commissione europea.

“Nell’ambito di Horizon Europe l’Asi – ha ricordato Cramarossa – mantiene le relazioni con tutti gli attori della comunità spaziale italiana, nel 2014 (con l’avvio di Horizon 2020) ha creato un Gruppo nazionale di consultazione di cui fanno parte i principali enti pubblici di ricerca, le associazioni industriali (Aiad, Asas, Aipas), il Cluster tecnologico nazionale per l’Aerospazio e la Conferenza dei rettori (Crui) che contribuisce all’attività del Cluster 4 Programme Committee, e organizza eventi dedicati come quello di oggi”.

Gli investimenti europei nel Cluster 4 di Horizon Europe – 13,4 miliardi- puntano alla sovranità tecnologica europea nelle tecnologie abilitanti i processi produttivi, la Digitalizzazione e le tecnologie spaziali, lungo la catena del valore, al fine di favorire la sostenibilità dell’industria europea. Un ulteriore miliardo è stato poi stanziato per la nuova iniziativa della Commissione europea Cassini (Competitive Space Start-ups for INnovatIon) per aumentare la competitività delle piccole e medie Imprese (Pmi) nell’industria spaziale. Tre i bandi finora pubblicati nell’ambito del Cluster 4 in tema Spazio, tutti con scadenza 16 febbraio 2022, per perseguire l’autonomia nello sviluppo, dispiegamento e utilizzo di infrastrutture, servizi, applicazioni e dati basati sullo spazio.

Globalmente le tre call mettono a disposizione oltre 250 milioni di euro: 136,2 milioni per il bando aperto il 2 novembre (Call Horizon-CL4-2021-Space-01), 32,6 milioni per quello aperto il 28 ottobre (iniziativa congiunta di Euspa e Horizon, Call Horizon-Euspa-2021-Space-02) e 85,7 milioni per il terzo pubblicato il 2 novembre (Call Horizon-CL4-2022-Space-01).

Si va dallo space weather ai servizi di Copernicus, dalle operazioni in-orbit ai sistemi di propulsione dei lanciatori, a nuove soluzioni per il trasporto spaziale.

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