La pandemia, l’attuale congiuntura e le sue ricadute sulla società hanno modificato in modo strutturale l’approccio delle aziende italiane verso la definizione di nuovi modelli di organizzazione e di lavoro: al centro tornano l’importanza delle soft skills e della formazione dei dipendenti. Lo afferma un’indagine – realizzata da Piessepi e Nomisma con il supporto di Gidp – sui responsabili delle risorse umane appartenenti ad un panel di imprese leader italiane che ha valutato intercorsi negli ultimi 24 mesi in relazione all’organizzazione, alle iniziative a favore del benessere organizzativo e per la valorizzazione delle competenze digitali.

Secondo la survey, quasi la metà delle aziende coinvolte dichiara di aver effettuato attività di formazione tecnica negli ultimi 24 mesi, il 42% ha svolto attività di formazione delle soft skill e il 23% ha intrapreso percorsi di coaching individuali che supportano le persone nella loro fase di crescita. Gli aspetti principali che hanno limitato lo sviluppo di tali attività sono stati: scarsa quantità di risorse umane dedicate (32%), budget economico a disposizione (22%) e sviluppo dell’organizzazione e gestione delle persone (20%).

Formazione per affrontare la digital transformation

Oggi le aziende sono investite dalla digital trasformation e devono adeguarsi all’integrazione delle tecnologie digitali in tutte le aree aziendali.  Dall’indagine emerge come circa un terzo delle aziende coinvolte afferma di aver effettuato attività di formazione sull’uso di software interni specifici, il 21% di aver effettuato corsi di formazione tecnica relativi all’utilizzo dei principali pacchetti base e il 17% di aver adottato nuovi sistemi Erp per gestire le attività quotidiane di business come contabilità, project management, gestione del rischio e operazioni legate alla supply chain. Tra le principali difficoltà riscontrate dalle aziende nella gestione delle iniziative volte al miglioramento delle competenze digitali vi sono: la quantità di risorse umane dedicate (28%), le tempistiche del progetto (24%) e la gestione dell’organizzazione e delle risorse umane (22%). 

Rinnovamento Infrastruttura IT: dai problemi ai benefici

Cambiamento organizzativo nel 61% delle aziende

Secondo il sondaggio, le aziende private sono più propense ad introdurre elementi di revisione rispetto all’organizzazione ma gli elementi di trasformazione che si sono resi necessari post-Covid hanno riguardato anche gli enti pubblici che non sono rimasti estranei da questa spinta di cambiamento. In questo quadro, il 61% delle aziende afferma di aver introdotto attività di cambiamento, sviluppo o revisione su organigramma e ruoli organizzativi, il 44% su sistemi informativi e più di un terzo ha modificato processi, procedure e competenze. Tra gli elementi che hanno limitato il raggiungimento degli obiettivi, un terzo degli HR dichiara la scarsa quantità di risorse umane dedicate per lo sviluppo delle attività, il 26% afferma di aver riscontrato problemi nella comunicazione e 1 HR su 4 ha percepito difficoltà nello sviluppo dell’organizzazione e nella gestione delle persone. 

Benessere dei dipendenti al centro delle strategie aziendali

Il Covid- 19 ha rappresentato una minaccia per la salute e l’integrità fisica delle persone, portando ancora di più il tema del benessere dei dipendenti sotto la lente d’ingrandimento dei datori di lavoro. È emersa l’esigenza di uno stile di leadership che promuova e valorizzi la «libertà»…

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