Nuovo traguardo per il programma Mercury, il piano di Autostrade per l’Italia per una mobilità sempre più sostenibile all’insegna della cooperazione con il mondo accademico: la società intensifica infatti la collaborazione con l’università Federico II di Napoli e fa della tangenziale del capoluogo campano un vero e proprio “laboratorio a cielo aperto” delle sperimentazioni dell’ateneo, che saranno poi diffuse su tutta la rete nazionale. L’infrastruttura partenopea, in particolare, sarà a disposizione dell’università per testare le soluzioni tecnologiche sviluppate in collaborazione con diverse realtà, nell’ambito del progetto europeo F2 Smart Lab.

Al via le lezioni della SI Academy

La notizia è stata annunciata in occasione della cerimonia per l’avvio della seconda edizione della Smart infrastructures Academy, frutto della partnership tra l’ateneo e Tecne, società del gruppo Aspi. L’iniziativa rientra nel progetto ‘Autostrade del Sapere‘, strategia di rete con le più importanti università nazionali con l’obiettivo di formare alti profili professionali per lo sviluppo, la gestione e il monitoraggio delle infrastrutture stradali e autostradali. La SI Academy ha già formato e inserito nel gruppo decine di nuovi ingegneri con competenze specializzate.

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L’avvio dei corsi del nuovo anno accademico, che vedranno quest’anno la partecipazione di 36 studenti (21 giovani neolaureati e 15 dipendenti del Gruppo Aspi), ha permesso di presentare le inedite innovazioni tecnologiche già operative, in via sperimentale, sulla principale infrastruttura stradale della città, con l’obiettivo di renderla sempre più futuristica, oltreché modello di sviluppo ingegneristico per l’intero Paese.

Tre pillar: sicurezza, innovazione, sostenibilità

Le nuove tecnologie, messe a punto grazie alla collaborazione tra l’ateneo e il Gruppo Aspi, seguono tre pillar fondamentali: sicurezza, innovazione, sostenibilità.
Tra i principali progetti già avviati in modalità sperimentale, la riqualificazione in chiave sostenibile e l’autosufficienza energetica dei caselli: la prima applicazione è sulla stazione Arenella che è stata dotata di impiantistica evoluta mediante l’installazione di impianti fotovoltaici e solare termico, supportati da un sistema di smart building per la gestione intelligente dei carichi elettrici e la riduzione di Co2.
Sul viadotto Capodichino, invece, è già stata inoltre avviata l’installazione di un innovativo sistema di illuminazione radente e intelligente, capace di coniugare il risparmio energetico (-15%) alla comunicazione tra veicoli e autostrada. Il progetto, sviluppato grazie ad una sinergia tra Tangenziale di Napoli, Movyon e Amplia, società del gruppo Aspi, elimina l’utilizzo e l’ingombro dei pali, sostituiti da corpi illuminanti installati sulle barriere di sicurezza e dotati anche di un sistema di rilevamento del traffico. Questo innovativo sistema è in grado di stabilire una comunicazione tra il tratto stradale e i veicoli in transito, nell’ottica di implementare le smart road.

Sensoristica e dematerializzazione dei pagamenti

Il team della Federico II sta inoltre sviluppando un sistema sensoristico che, installato sulle principali opere d’arte consente la sorveglianza dinamica costante e in tempo reale delle strutture della rete e, grazie ad Argo, la piattaforma informatica di asset management sviluppata da Movyon e già operativa sulla rete nazionale per il monitoraggio e la gestione del ciclo di vita delle infrastrutture, offre in…

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