La giornalista del Domani racconta l’aggressione subita a Roma: «Fisicamente sto bene, ma sono scioccata»

«Non me ne frega niente, ora te ne vai, ora te ne vai». Il manifestante urla, si avvicina con fare minaccioso all’obiettivo e tira una testata.

È uno degli attimi di follia vissuti e documentati sabato pomeriggio da Selvaggia Lucarelli, nel corso della manifestazione no green pass di Roma, al Circo Massimo, mentre imperversava il coro «giornalista, terrorista».

«Fisicamente sto bene, ma sono scioccata per quello che ho visto e a cui ho assistito. Ho avuto paura, mi hanno accerchiata, mi seguivano» racconta la giornalista, che ha pubblicato il video dell’accaduto sul sito del Domani .

«Mi hanno dato una testata, ma non è stato l’unico episodio di violenza: mi hanno spinta, tirato manate sul telefono, apostrofato con frasi sessiste. Daniela Martani (l’ex hostess Alitalia nota per le sue posizioni no vax, ndr) mi ha tirato una botta con una specie di pigna».

Lucarelli è andata alla manifestazione da sola, rendendosi irriconoscibile, con occhiali scuri e cappello: «Avevo con me il telefonino e chiedevo “come mai è qui? Perché sta manifestando?». Spiega: «È bastato il fatto di indossare la mascherina per essere catalogata come un nemico. Mi dicevano “levati quella carta da culo dalla faccia. Fatti curare. Cosa fai una rapina? Ma non ti vergogni? Non è Carnevale”».

«Il fatto che fossi una donna senza cameraman ha scatenato ancora più aggressività», prosegue la giornalista, «mi hanno detto di tutto: “Zocc…, complimenti per le bocce, cretina, brutta, ritardata, guarda come vai in giro (detto da una donna, ndr), sei così brutta che ti metti una mascherina (detto da una donna, ndr)”».

E le risposte alle sue domande? «Lunari: mi hanno detto che “ci uccideranno tutti”, che siamo in una dittatura, tra vaccini e aborto. Un uomo aveva uno stendardo della Madonna, perché ci deve proteggere lei, non il vaccino. Un’altra persona aveva una scatola di cartone in testa con un green pass disegnato: “Siamo tutti dei codici”, diceva»

Fra i 4mila manifestanti c’erano «soprattutto uomini e donne di mezza età. Gli unici che mi hanno risposto in modo civile sono stati gli studenti. Il resto era tutto surreale, sconclusionato, sono persone con disagi grossi. C’era anche un’infermiera, che ha un figlio disabile, che urlava che il Covid non esiste. E un uomo che fa trattori mi ha spiegato come funzionano i vaccini». E ancora: un gruppo esibiva un lenzuolo con la scritta «Vigili del fuoco a difesa della Costituzione».

Lucarelli denuncerà le aggressioni nelle sedi competenti e sottolinea l’assenza delle forze dell’ordine, in piazza: «Li ho cercati più volte: insomma, c’era che mi diceva chi mi avrebbe ammazzato e mi sarei sentita più tranquilla vedendo una faccia rassicurante. Nel perimetro del Circo Massimo, invece, non c’era nessuno. Le camionette erano dall’altra parte della strada».

Domenica diversi esponenti del mondo politico le hanno espresso solidarietà, dal ministro del Lavoro Andrea Orlando al leader della Lega Matteo Salvini.

Con una nota inviata al Corriere lunedì, Martani smentisce di aver colpito volontariamente Lucarelli: «La faccenda si è svolta proprio al contrario, ovvero io ho tentato in qualche modo di difenderla, pur non avendola riconosciuta. Sporgerò immediata denuncia per calunnia e diffamazione aggravata».

L’articolo è stato aggiornato lunedì con la nota di Daniela Martani

21 novembre 2021 (modifica il 22 novembre 2021 | 12:04)

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