Giro di vite a favore del diritto d’autore online, con un focus speciale sulle dirette degli eventi sportivi e sui contenuti audiovisivi e multimediali. E’ l’obiettivo del testo base adottato dalle commissioni Cultura e Trasporti di Montecitorio, che prevede tempi più rapidi e poteri più estesi in capo all’Agcom. In particolare l’autorità potrà ordinare ai prestatori di servizi, inclusi quelli di accesso alla rete, il blocco della risoluzione Dns e dell’instradamento del traffico di rete verso gli indirizzi Ip associati.

Ma la novità più rilevante riguarda però l’estensione dei poteri dell’Autorità in casi “di gravità e urgenza” sulle dirette: in questo caso l’Agcom potrà procedere con un provvedimento cautelare abbreviato anche senza contraddittorio (“inaudita altera parte”).

Cosa prevede il testo adottato

Il testo unificato – hanno spiegato le relatrici Flavia Piccoli Nardelli (Pd) ed Elena Maccanti (Lega) durante la seduta congiunta della VII e IX – è il frutto del lavoro di mediazione portato avanti dal comitato dei nove sulle proposte di legge a prima firma Alessio Butti (FdI), Massimiliano Capitanio (Lega), Federica Zanella (Lega) e Mirella Liuzzi (M5s).

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Nello specifico, al fine di disabilitare l’accesso a contenuti illeciti, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, con un proprio provvedimento, può ordinare ai prestatori di servizi, inclusi quelli di accesso alla rete, il blocco della risoluzione Dns ( il sistema dei nomi di dominio, Ndr) e dell’instradamento del traffico di rete verso gli indirizzi Ip associati. Può disporre, contestualmente, anche il blocco futuro di ogni altro nome di dominio, anche sotto un diverso indirizzo Ip che, attraverso qualsiasi variazione del nome, tenti di accedere agli stessi contenuti diffusi in maniera abusiva.

Poteri più estesi in casi “di gravità e urgenza”, qualora vengano messi a disposizione contenuti in diretta o assimilabili. In queste circostanze, l’Agcom potrà procedere con un provvedimento cautelare abbreviato inaudita altera parte. Il provvedimento in questione sarà adottato, notificato ed eseguito “prima della diretta o al più tardi nel corso della medesima e, per gli eventi assimilabili, prima della loro prima trasmissione o al più tardi nel corso della medesima”.

La richiesta di blocco immediato, avanzata dal titolare dei diritti, dovrà contenere in allegato la documentazione, con l’inclusione della lista dei nomi di dominio e degli indirizzi Ip attraverso i quali vengono resi disponibili i contenuti diffusi abusivamente. Il provvedimento di disabilitazione sarà notificato dall’Agcom ai titolari dei diritti, ma soprattutto ai prestatori di servizi di accesso alla rete, ai motori di ricerca e ai fornitori di servizi della società dell’informazione, che dovranno “senza indugio e in tempo reale eseguire il provvedimento dell’Autorità”. Tra i soggetti notificati dall’Agcom vi è anche l’European union internet referral unit dell’Europol.

L’iter dei provvedimenti previsti

L’Agcom dovrà poi trasmettere alla procura della Repubblica presso il tribunale di Roma l’elenco dei provvedimenti di disabilitazione, con l’indicazione dei prestatori e degli altri soggetti a cui tali provvedimenti sono stati notificati. Questi, a loro volta, forniranno alla procura informazioni in merito alle attività svolte. L’articolo 3 del testo…

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