Il ministro Colao ha lasciato al Governo che si insedierà nei prossimi giorni un documento di 40 pagine (“Italia digitale 2026- risultati 2021-2022 e azioni per il 2023-2026”) su quanto è stato fatto sul fronte del digitale dall’esecutivo uscente e quanto resta da fare.

Con l’obiettivo non solo di raggiungere i target fissati al 2030 dal Digital Compass dell’Unione Europea, ma di anticiparli al 2026, il nostro Paese ha lanciato una Strategia italiana per il digitale, che si articola in sei interventi per garantire connettività a banda ultra larga in tutto il territorio nazionale: Italia 1 Giga, collegamento Isole Minori, Scuole connesse, Sanità connessa, Italia 5G densificazione, Italia 5G Backhauling. I primi quattro hanno nomi intuitivi e puntano a coprire con reti ultraveloci le zone ancora scoperte, le piccole isole, le scuole e gli ospedali. Con “Italia 5G densificazione” si intende la realizzazione di nuovi siti radiomobili con backhauling in fibra per connettere a banda ultra larga 1400 aree, mentre “Italia 5G backhauling” punterà al rilegamento in fibra ottica di 11.000 siti radiomobili già esistenti.

L’evoluzione delle reti wireless

L’evoluzione delle reti wireless richiede una struttura e una capacità di rete sempre più evoluta per poter garantire le prestazioni attese. In questo contesto, il 5G rappresenta l’esempio principale in grado di portare la connettività a un livello superiore. Con una velocità di trasmissione dati elevatissima, un consumo di energia ridotto, un tempo di latenza diminuito enormemente e un’affidabilità senza precedenti, la rete 5G ridefinisce gli standard qualitativi della connessione mobile e connetterà in modo totalmente nuovo miliardi di persone e dispositivi. Si tratta dell’infrastruttura in grado di gestire l’IoT, in quanto progettata per reggere un numero altissimo di connessioni contemporaneamente e il traffico che ne deriva.

La fibra ottica pilastro portante della rivoluzione mobile

Questa rivoluzione sarà possibile grazie alla capillare diffusione dei siti mobili 5G connessi con una rete interamente in fibra ottica, come quella che Open Fiber sta sviluppando in Italia: infatti, le performance della tecnologia 5G necessitano di una rete di interconnessione dei siti mobili ad alte prestazioni e solo un’infrastruttura interamente in fibra ottica, diffusa in modo capillare, può soddisfare adeguatamente e rendere sostenibili queste esigenze. Open Fiber ha raggiunto con la sua rete oltre 14,5 milioni di case, uffici e sedi della pubblica amministrazione su tutto il territorio nazionale. La densità e la capillarità dell’infrastruttura rendono l’azienda un tassello fondamentale per l’implementazione e lo sviluppo del 5G e delle tecnologie mobili future.

La convergenza Ftth-5G

“La fibra è importantissima per lo sviluppo delle reti 5G e siamo convinti che sia il suo abilitatore fondamentale”, è stato più volte detto in ambito Ftth Council Europe, l’organismo che raccoglie 150 operatori in fibra e che promuove il modello wholesale only. Per verificare le potenziali sinergie fra la realizzazione di una rete in fibra Ftth (Fiber To The Home) e una rete 5G e per quantificare i risparmi per gli operatori, che si possono ottenere ottimizzando il roll out delle diverse reti in ottica di convergenza fisso-mobile, sono stadi condotti molteplici studi che mostrano…

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