Caro direttore,
questa mattina, ascoltando la radio, ho sentito i pareri di alcune persone sulla utilità di concedere il green pass ai soli vaccinati. La maggior parte si è dichiarata favorevole ma alcuni hanno espresso dubbi, uno fra i quali mi ha colpito: «Non sono vaccinato e non lo sarò mai, ma sono favorevole a questa ipotesi perché poi si vedrà che la pandemia continuerà a dilagare fra i vaccinati e questa sarà la dimostrazione che il vaccino non funziona». Una affermazione chiaramente infondata come tantissime altre che vengono trasmesse attraverso tutti i media e che, purtroppo trovano accoglienza fra quelle che io definisco menti deboli e suggestionabili. Non sarebbe il caso di evitare di pubblicizzare le motivazioni, spesso astruse e fantasiose dei no vax? È la necessità di difendere la stragrande maggioranza della popolazione e delle strutture sanitarie.
Luigi Mangiarotti

Caro signor Mangiarotti,
Tanti lettori ci chiedono di far calare il silenzio sulle posizioni dei no vax, di impedire loro qualsiasi visibilità. Personalmente penso che un giornale d’informazione non possa ignorare un fenomeno che sta condizionando la nostra vita, mettendo a rischio le possibilità di un’uscita più rapida e meno preoccupante per la salute di tutti. Dobbiamo conoscere quello che vogliamo contrastare, ragionare e mostrare i dati scientifici e i numeri inequivocabili sugli effetti positivi delle vaccinazioni. Anche perché purtroppo c’è un secondo aspetto: i no vax si alimentano con le informazioni della Rete, vanno a cercare tutto quello che li conferma nelle loro assurde teorie. Censurarli servirebbe a poco, si sentirebbero ancora di più dei martiri oppressi dalle multinazionali, dai poteri forti. Unici depositari di conoscenze alternative che solo loro sanno decifrare. Nei giorni scorsi ho sentito affermare da un convinto no vax che tra dieci anni tutti quelli che hanno fatto il vaccino rischieranno la morte in conseguenza del siero sconosciuto che è stato inoculato. In base a cosa si afferma una tale stramberia? Boh…anche se sul web un dottor Stranamore che può dar loro ragione lo trovano sempre. Credo che tutti noi dobbiamo esercitare l’arte paziente della convinzione. Soprattutto chi ha la responsabilità di curare e di informare. Allo Stato il compito di difendere con le misure adeguate la salute di tutti e le attività economiche e sociali. Alcune scelte giuste sono state fatte, tanto che la situazione italiana è, al momento, migliore di quella di altri Paesi europei. Se altri provvedimenti sono necessari è meglio non esitare. E chi non è d’accordo dovrà rispettare le scelte della stragrande maggioranza degli italiani. Si chiama democrazia.



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