E’ stata firmata ieri in serata l’acquisizione di IDEE Partners di Scandicci (Firenze) da parte del gruppo torinese Pattern che diventa così un vero e proprio polo di eccellenza della progettazione moda: capi per le sfilate e campioni di collezioni moda. Idee si unisce infatti a Roscini Atelier e S.M.T., le altre operazioni messe a segno da Pattern. «L’idea è quella di mettere assieme le migliori competenze italiane in fatto di made in Italy e adesso con Idee oltre maglieria portiamo in casa anche le competenze del mondo dei leather goods», spiega a L’Economia Luca Sburlati, Ceo di Pattern Group. E anticipa: «Abbiamo altre operazioni in pipeline, forse già nel 2022: confermo l’obiettivo di creare così un vero e proprio polo della progettazione di moda italiana. E alle Pmi che come Idee o Roscini o S.M.T. hanno deciso un cammino con noi dico che uniti possiamo diventare una presenza globale. Ormai siamo tra i primi tre poli di progettazione moda in Europa. E abbiamo ancora un grande potenziale di crescita».
I tre soci e la quotazione
Fondato vent’anni fa da due modellisti,Francesco Martorella e Fulvio Botto, fondatori ed azionisti di maggioranza di Pattern pronti ora ad «accogliere con grande piacere nella nostra famiglia Claudio Delunas, fondatore e ceo di Idee, una persona che condivide la nostra visione e i nostri valori d’impresa», il gruppo torinese si è quotato nel luglio 2019. «Sei mesi dopo la pandemia, non avremmo potuto reggere questo ritmo di acquisizioni senza operare a debito. Al contrario grazie allo sbarco a Piazza Affari siamo floridi, il titolo corre», nota Sburlati anima gestionale e strategica del gruppo che ormai conta oltre 400 dipendenti diretti e altrettanti nell’indotto, con 4 sedi operative.
Il piano di acquisizioni
«L’idea era proprio di presidiare tutti i saperi e andare a cercarli dove ci sono le eccellenze sul territorio; l’atelier di progettazione Roscini che abbiamo acquisito al 100% in Umbria, la maglieria di lusso di S.M.T. in Emilia rilevata all’80% e adesso in Toscana da sempre un’eccellenza nella pelletteria, l’operazione con Idee al 54%». L’anno come chiuderà? «Oltre quota 60 milioni di euro di fatturato ai quali vanno poi aggiunti i 12 dell’azienda appena acquisita». Un polo della progettazione per superare anche l’empasse del ricambio generazionale a monte delle produzioni moda, il mondo delle attività artigiane? «In realtà credo che oggi l’artigianato vestito di tecnologia sia qualcosa di molto diverso da quello di 50 anni fa. E anche nei nostri 4 stabilimenti lavoriamo con cartamodelli, cad, 2D e 3D e anche avatar: ormai l’artigiano è un mestiere digitale». Pattern continua quindi il percorso strategico iniziato nel 2017 con l’acquisizione di Roscini Atelier in Umbria e confermato nel 2019 nel settore della maglieria di lusso grazie all’ingresso nel Gruppo della società emiliana S.M.T. Ed entra nel terzo settore del fashion luxury – quello della pelletteria di lusso – una scelta che permetterà al gruppo di rafforzarsi grazie alla possibilità di gestire internamente le tre categorie merceologiche (tessuto, maglia e pelle) e gli ibridi, capi complessi formati da diversi materiali e lavorazioni. «Perché ormai c’è un’ibridazione della moda, i capi mixano tessuto, maglieria e pelletteria e per progettare e confezionare modelli e capi da sfilata occorre controllare tutti questi diversi saperi», conclude Sburlati che con Pattern ha clienti che vanno dalle grandi maison italiane a quelle francesi.