La carta costa sempre di più? Allora le aziende se la fanno in casa, usando – e qui viene il bello dal lato ambientale – materiali di riciclo, ovvero utilizzando i propri scarti. Ad aprire la strada è Brunello Cucinelli.
Il brand italiano di moda ha dato fiducia al PaperLab, una imponente sistema della Epson nel cui ventre la carta destinata al macero viene digerita, rielaborata ed espulsa come nuova.
Una magia? Non proprio. PaperLab si basa sulla tecnologia Dry Fiber di Epson, che le permette di produrre fino a 720 fogli A4 o 360 fogli A3 all’ora. Interessante notare che questa produzione di carta non richiede il ricorso ad alcuna materia prima liquida. Ovvero è una lavorazione a secco che evita l’uso di acqua. Tutto ruota attorno alla Dry Fiber Technology.
Epson fa un calcolo a proposito assicurando che il sistema permette di evitare la cosiddetta tazza d’acqua necessaria per produrre il classico foglio A4.
L’installazione, le cui dimensioni non sono banali – la larghezza raggiunge quasi i 3 metri, per 1.43di profondità e 2 di altezza -, dunque non richiederebbe neppure collegamenti a tubature. E si parla anche di basso ricorso a energia elettrica anche se non deve essere semplice trasformare la carta da riciclare in lunghe e sottili fibre cotonose che poi escono se correttamente aggiunte a leganti, coloranti e addirittura profumi personalizzati alla bisogna.