Assist dei ministri delle Telecomunicazioni europei ai pacchetti legislativi proposti dalla Commissione Ue relativi a Intelligenza artificiale, identità digitale e legge sui dati. Nella riunione odierna del Consiglio Ue inoltre i governi hanno dato orientamenti a Bruxelles sulla Transizione verde e digitale.

Mentre sui primi tre fascicoli legislativi si è fatto il punto sui progressi compiuti approvate le relative relazioni sullo stato di avanzamento dei lavori presentate dalla presidenza ceca, sull’ultimo punto il focus è stato più puntuale

I ministri  infatti discusso di come misurare e valutare l’impatto ambientale della tecnologia digitale e delle regole per lo sviluppo soluzioni sostenibili al servizio della transizione verde.

Più specificamente i ministri hanno evidenziato la possibilità di mettere in atto, a livello europeo, metodologie per misurare l’impronta ambientale digitale e la definizione di obiettivi concreti che la Ue dovrebbe porsi entro il 2030.

In quest senso il Consiglio ha sottolineato che, mentre l’uso intelligente delle tecnologie digitali pulite può fungere da fattore chiave della strategia per il clima, della sostenibilità ambientale e del conseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Onu, il settore Ict deve  impegnarsi a garantire la progettazione e la diffusione di prodotti ecologicamente corrette. “L’Europa può competere a livello mondiale nel mercato delle tecnologie verdi, in particolare promuovendo tecnologie innovative efficienti sotto il profilo energetico e sostenibilità ambientale”, si legge nella nota finale del Consiglio.   

Intelligenza artificiale

Per quanto riguarda la proposta di legge sull’intelligenza artificiale, il Consiglio ha fatto il punto sui progressi compiuti e ha approvato una relazione sullo stato di avanzamento dei lavori presentata dalla presidenza. Il progetto di regolamento presentato dalla Commissione europea nell’aprile 2021 è un elemento chiave della politica dell’U volta a promuovere lo sviluppo e l’adozione, a livello europeo, di un’intelligenza artificiale (AI) affidabile che rispetti i diritti fondamentali.

20 Giugno 2022 – 11:00

Responsabilità sociale: casi di successo di imprese e imprenditori nel 2022

La proposta stabilisce un quadro giuridico uniforme e orizzontale per l’AI che mira a:

  • garantire che i sistemi immessi sul mercato dell’Ue e utilizzati nell’Unione europea, anche da fornitori di paesi terzi, rispettino i valori dell’Unione europea e le leggi vigenti in materia di diritti fondamentali
  • garantire la certezza del diritto per facilitare gli investimenti e l’innovazione
  • migliorare la governance e l’effettiva applicazione della normativa vigente in materia di diritti fondamentali e requisiti di sicurezza applicabili ai sistemi

I ministri hanno sostenuto i principali obiettivi della proposta.

Quadro per un’identità digitale europea

Anche sulla creazione di un’identità digitale europea, il Consiglio ha sostenuto i principali obiettivi della proposta della Commissione.

Il nuovo quadro proposto modificherà il regolamento del 2014 sull’identificazione elettronica e  sui servizi fiduciari per le transazioni elettroniche nel mercato interno (regolamento eIDAS), che aveva gettato le basi per un sistema per l’accesso sicuro ai servizi e l’esecuzione di transazioni online e transfrontaliere nell’Ue.

La proposta mira a garantire l’accesso universale delle persone e delle imprese all’identificazione e all’autenticazione elettroniche sicure e affidabili mediante un portafoglio europeo di identità digitale. Questo portafoglio dovrebbe essere riconosciuto dal settore pubblico dell’Ue e dai fornitori di servizi privati che richiedono un’autenticazione forte degli utenti e dalle grandi piattaforme online. La proposta crea inoltre un quadro giuridico per…

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