di Massimo Sideri Roberto Cingolani:”Il Decreto Semplificazioni è servito esattamente a ridurre quei paces”, i 1.200-1.300 giorni che servono per fare un impianto fotovoltaico o eolico”

Semplificazioni. Nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, Pnrr, il termine compare 97 volte. Nove volte al plurale, 88 al singolare. Semplificare compare altri venti volte. Semplicità non compare mai. Anche il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, lo ha ricordato ieri sul “Corriere” in un’intervista a Daniele Manca: “Il Decreto Semplificazioni è servito esattamente a ridurre quei paces”, i 1.200-1.300 giorni che servono per fare un impianto fotovoltaico o eolico.

Questa almeno è la speranza. Anche la tecnologia avrebbe dovuto semplificare la nostra vita sociale e i nostri rapporti con la Pubblica amministrazione. Eppure fare un documento elettronico richiede addirittura più tempo allo Stato. La catena di blocchi promette semplificazioni, ma la burocrazia non teme la digitalizzazione, evidentemente. E allora forse servirebbe un Decreto Semplicità, perché la semplificazione di affari complessi non sempre è l’unica strada da percorrere per accorciare i tempi. La lezione viene dalla natura che, incredibilmente, nonostante la sua complessità, ha deciso in miliardi di anni di evoluzione di usare l’algoritmo della semplicità. La tavola periodica degli elementi è uno degli esercizi più ardui da superare anche per lo studente volenteroso: imparare tutti i numeri atomici è ben più difficile che apprendere i codicilli del diritto privato.

Ma se si riduce la tavola degli elementi alla biosfera, le cose diventano sorprendenti. Sono in sostanza dieci gli elementi che la natura ha usato per creare piante, animali ed esseri umani. Se ci “accontentiamo” del 99 per cento della materia animata, gli elementi si riducono addirittura a sei: ossigeno, idrogeno, carbonio, fosforo, potassio e calcio. L’evoluzione aveva a disposizione oltre cento elementi, ma ha preferito giocare con questi. Semplificando? Per niente. Anzi. Il carbonio a seconda degli elettroni che occupa può diventare la grafite delle matite, il grafene delle batterie oppure il diamante di un anello da centinaia di migliaia di euro. All’occorrenza, può servire anche, con la tecnica del C-14, per scoprire l’età di un ominide. Insomma, le semplificazioni sono la strada maestra per ridurre gli scogli su cui l’Italia rischia di rallentare ogni giorno. Ma anche un occhio alla semplicità non può farci che bene.

21 settembre 2021 (modifica il 21 settembre 2021|20:28)

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