di Cristina Marrone
Uno studio di Hong Kong evidenzia che la doppia dose di CoronaVac non produce anticorpi sufficienti. Dati forniti dalla casa farmaceutica Sinovac sostengono che il booster migliora la protezione. Risultati deludenti anche da Sinopharm
Un nuovo studio condotto da ricercatori dell’Università di Hong Kong ha scoperto che le persone che hanno ricevuto due dosi di un vaccino contro il Covid-19 prodotto dall’azienda farmaceutica cinese Sinovac (vaccino CoronaVac a virus inattivato) non sono state in grado di neutralizzare la nuova variante altamente infettiva Omicron.
I dati degli studi clinici che hanno portato all’utilizzo del preparato in vari paesi segnalavano un’efficacia del 50% nello studio svolto in Brasile e dell’83% in quello svolto in Turchia e indagini successive hanno evidenziato come gli anticorpi decadano già dopo sei mesi dalla fine del ciclo vaccinale. Ora la ricerca in laboratorio di Hong Kong ha indagato in modo specifico la variante Omicron.
L’indagine è stata condotta su 25 individui vaccinati: gli scienziati hanno scoperto che nessuno dei sieri dei partecipanti allo studio è stato in grado di combattere la variante Omicron, altamente contagiosa. Molto probabilmente saranno necessari booster per migliorare la protezione.
Le dichiarazioni di Sinovac
Non è del tutto chiaro se una terza dose del vaccino cinese potrebbe effettivamente migliorare la situazione : l’azienda farmaceutica Sinovac, pur ammettendo che due dosi sono poco efficaci contro Omicron, ha dichiarato che tre dosi potrebbero prevenire l’infezione e ha reso noti i test svolti in azienda. Dai dati emergerebbe che 7 persone su 20, il 35%, che hanno ricevuto doppia dose di Sinovac hanno mostrato anticorpi sufficienti per neutralizzare Omicron. Il quadro è leggermente migliorato con tre dosi: i risultati di laboratorio mostrano che 45 persone su 48 che hanno ricevuto il booster hanno sviluppato anticorpi sufficienti per neutralizzare Omicron. I dettagli dello studio svolto dalla società farmaceutica non sono però stati resi noti e non sono pubblicati.
L’immunità mediata
Gli studi sono preliminari e i livelli di anticorpi non forniscono un quadro completo della risposta immunitaria di una persona perché nel mondo reale entra in gioco anche l’immunità cellulare mediata, che nella maggior parte dei test di laboratorio non viene studiata perché sono necessarie apparecchiature molto sofisticate.
La diffusione nel mondo di Coronavac
Tuttavia l’assenza di anticorpi neutralizzanti contro Omicron tra chi è stato vaccinato con Coronavac può rappresentare un grosso problema per la Cina e per gli altri Paesi in cui il farmaco è stato molto utilizzato tra cui Brasile, Messico, Cile, moltissimi paesi asiatici e Sudafrica( proprio da dove si è sviluppata la nuova variante Omicron) : 2,3 miliardi di persone. Altri studi hanno riscontrato risultati deludenti anche con Sinopharm, (utilizzato anche negli Emirati Arabi) l’altro importante vaccino diffuso in Cina che non mostrerebbe alcuna attività anticorpale nella maggior parte dei soggetti analizzati. Se i risultati delle ricerche dovessero essere confermati la Cina dovrebbe affrontare un grosso problema con la nuova variante. Finora il Paese ha protetto la popolazione con imponenti lockdown e chiusure delle frontiere, oltre ad aver vaccinato 1,4 miliardi di persone, quasi tutte con Coronavac.
L’immunità naturale
Tra gli altri paesi, come ad esempio Brasile e Indonesia, che utilizzano Coronavac, le precedenti ondate di infezione avrebbero conferito una certa immunità naturale che contribuirà a far si che Omicron non abbia «alcun impatto importante» ha affermato Benjamin Cowling, professore di epidemiologia presso l’Università di Hong Kong intervistato da Bloomberg. Ma le popolazioni della Cina continentale e di Hong Kong che non hanno mai subito infezioni su larga scala sono di fatto vulnerabili. Finora la Cina ha intercettato due casi di Omicron tra i viaggiatori rientrati nel Paese, uno dei quali è stato scoperto oltre due settimane dopo il suo ingresso in Cina e potrebbe dunque aver diffuso il virus, molto contagioso, a numerose altre persone.
16 dicembre 2021 (modifica il 16 dicembre 2021 | 18:57)
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