Secondo il commissario europeo all’economia, le prospettive di raggiungere una soluzione condivisa sono migliorate con l’amministrazione Biden negli Stati Uniti: “La presidenza italiana del G20 può essere molto importante“. Ma avverte: “Se non ci saranno progressi a giugno, la Commissione e i governi europei andranno da soli”.

Sulla web tax, le prospettive di raggiungere un accordo globale “sono ora migliori” con la nuova amministrazione Biden negli Usa, ma se non sarà possibile “entro i primi sei mesi di quest’anno raggiungere un accordo globale almeno dal punto di vista politico, la Commissione Ue e i governi europei si sono impegnati a presentare la nostra proposta europea”. Lo ha dichiarato il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, rispondendo alle domande durante l’audizione sul piano di rilancio davanti alle commissioni Bilancio e Politiche Ue di Camera e Senato.
Sulla tassa sui servizi digitali, Gentiloni ha chiarito che stiamo lavorando in due direzioni: da un lato stiamo cercando un accordo globale, e in questo senso la presidenza italiana del G20 può essere molto importante. Dall’altro, se questo accordo non sarà raggiunto entro metà anno, l’Europa non esiterà ad andare avanti da sola con la sua proposta.
La tassa digitale e il piano di rilancio sono due discussioni intrecciate. Gentiloni ha sottolineato “la necessità di costruire la possibilità per l’UE di ripagare il debito comune“, che deve essere pagato dal 2026 al 2056. “Dobbiamo creare risorse comuni e all’interno di questo lavoro c’è sicuramente quello per una tassa digitale. Si sta procedendo su due binari paralleli. Il binario principale e ideale è quello di raggiungere un accordo globale, e in questo la presidenza italiana del G20 può giocare un ruolo molto importante perché la discussione avviene all’interno dell’Ocse e sotto l’ombrello politico del G20″.

Le prospettive di raggiungere un accordo comune sono migliori oggi rispetto ai mesi passati: l’accordo deve arrivare alla Commissione Digital tax e minimum taxation, ha continuato Gentiloni. “Se non sarà possibile entro i primi sei mesi del 2021 raggiungere un accordo almeno dal punto di vista politico, la Commissione e i Paesi Ue si sono impegnati a fare una loro proposta”.
“Il primo incontro è stato molto importante, l’occasione in cui il nuovo segretario al Tesoro americano, Janet Yellen, ha annunciato di aver ritirato la precedente proposta statunitense che aveva bloccato i lavori per raggiungere un accordo comune. Le prospettive sono ora buone per avere questo accordo comune”, ha detto Gentiloni.

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