Il mercato Entertainment&Media italiano è cresciuto e continuerà a crescere. Dopo aver fatto registrare un incremento a 34,3 miliardi di euro nel 2021, pari a +9,6% rispetto al 2020 (superando il valore pre-pandemia di 33,9 miliardi di euro del 2019), il comparto si prepara infatti a un’ulteriore ascesa: nel 2026, il suo valore sarà di 40,8 miliardi di euro, per un Cagr ’21-’26 di +3,5%. 

Sono alcune delle evidenze che emergono dallo studio PwC Entertainment & Media Outlook in Italy 2022-2026“Fault lines and fractures: Innovation and growth in a new competitive landscape”, che delinea le previsioni del mercato E&M al 2026 in base all’andamento dei 17 principali segmenti: libri, B2B, cinema, consumo dati internet, tecnologia 5G, internet access, pubblicità online, musicaradio-podcast, riviste, quotidiani e periodici, pubblicità out-of-home, tv tradizionale e home video, streaming video over-the-top, pubblicità televisiva, videogames & esports, realtà virtuale e – da quest’anno – metaverso & Nft. La 14esima edizione dello studio analizza l’evoluzione della spesa nel settore basata sui dati storici dei precedenti 5 anni e le previsioni dei 5 successivi.

Trend positivi nonostante l’instabilità geopolitica

Lo studio rivela, per il primo semestre 2022, trend positivi. Chiarendo che, nonostante l’incertezza dettata dalla recente instabilità geopolitica, il mercato attende ricavi complessivi per 36,6 miliardi di euro a fine 2022. Più in generale, a fronte di una crescita complessiva del Pil del +6,6%, i ricavi del settore E&M hanno registrato una considerevole crescita del +9,6%, attestandosi sugli oltre 34,3 miliardi di euro del 2021; se si considera che tale dato può essere proiettato a oltre 40,8 miliardi di euro nel 2026, si conferma il ruolo di solido contributo all’economia nazionale del settore.

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“L’andamento del Pil può tradizionalmente influenzare alcuni tra i più importanti indicatori del settore E&M come la spesa generica consumer e quella inerente alla pubblicità, che nel 2022 cresceranno rispettivamente del +5,4% e del +10,5% (trend che sarà mantenuto nel periodo di forecast)”, spiega PwC.
Si assiste inoltre ad un complessivo aumento degli investimenti in infrastrutture e asset, sia pubblici, sia privati. I benefici ottenuti, benché di svariata natura, risultano maggiormente influenti in termini di riduzione del  digital divide e in termini di disponibilità di contenuti E&M sempre più avanzati e immersivi.

Accelera il trend di digitalizzazione dei consumatori

Le nuove abitudini di consumo – dovute in larga parte al lascito della pandemia – hanno accelerato ulteriormente il trend di digitalizzazione già affermatosi negli anni precedenti. Crescono, in termini di Cagr ‘21-’26, i segmenti i cui tratti digital si faranno sempre più preponderanti, come quello music (+12,7% se si considera la sola componente consumer, con un incremento assoluto di 486 milioni di 2 di 3 euro) o quello videogames (+6,6% e si considera la sola componente consumer, con un incremento assoluto di oltre 1 miliardo di euro) e di segmenti di natura intrinsecamente digital, come quello Ott video (+14,6%, con un incremento assoluto di 1,2 miliardi di euro), quello Vr (+21,3% se si considera la sola componente consumer), e la componente Esports…

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