Molte bocciature e pochi exploit. Quando lo spoglio delle schede è giunto a quasi l’80%, si profila la composizione della nuova Aula Giulio Cesare e la classifica sia dei futuri consiglieri che hanno raccolto il maggior numero di consensi sia di quelli bocciati. A scalzare dal podio l’ex «mister preferenze» Marcello De Vito, che nel 2016 con il M5S (stavolta correva invece con Forza Italia) ottenne 6.541 voti, è Rachele Mussolini, figlia di Romano e nipote di Benito: la consigliera uscente di FdI, eletta con la lista civica di Giorgia Meloni, nella serata di martedì aveva già incassato 6.522 voti. Seguono Maurizio Veloccia del Pd con 5.250 e la presidente del I Municipio, Sabrina Alfonsi, ora candidata all’assemblea capitolina, con 5.145. L’effetto vip, la visibilità di personaggi del mondo dello sport e dello spettacolo sulla quale i partiti hanno puntato per guadagnare voti, non sfonda. Performance poco entusiasmante anche per alcuni esponenti politici che vantavano posizioni di rilievo nella consiliatura ormai agli sgoccioli, figure assai note nell’ambito della società civile o delfini sponsorizzati dai big.

Politici ed esponenti della società civile

Si ferma a 378 voti Marcello De Vito, avvocato, presidente dell’assemblea capitolina, che dopo essere entrato in rotta di collisione con i grillini è fuoriuscito dal Movimento Cinque stelle per aderire a Forza Italia. Se non fosse che, alla vigilia dell’apertura dei seggi, sprizzava ottimismo su WhatsApp con un messaggio tra l’ironico e il provocatorio: «Vediamo chi sarà stavolta mister preferenze». Risultati sotto le attese anche per il vicesindaco uscente e assessore alla Mobilità, Pietro Calabrese, fedelissimo di Virginia Raggi che raccoglie 360 voti (nel 2016 ne prese 606). Vanno meglio i colleghi Paolo Ferrara, il consigliere di Ostia vicinissimo alla sindaca con 764 preferenze (cinque anni fa ne ottenne 3.531) e l’assessora ai Lavori Pubblici, Linda Meleo, con 921. A quota 563 il responsabile del Personale, Antonio De Santis, uomo forte della giunta e tra i più legati a Raggi. Non entusiasma neppure l’ex ministro dei Trasporti, l’urbanista e accademico Alessandro Bianchi, in campo con la lista ecologista d’appoggio a Raggi, in pole per un posto da assessore in caso di vittoria. Alle urne, però, si attesta a 94 consensi. Un filo meglio (123 voti) per Lapo Sermonti, esperto di cambiamenti climatici in forze alla Nazioni Unite, lanciato dal «ribelle» Alessandro Di Battista. E bottino scarsissimo (75 voti) anche per Gianni Battistoni, patron dell’omonima boutique e presidente dell’Associazione di via Condotti, in corsa con la lista civica di Roberto Gualtieri. Bobo Craxi, capolista per il Partito socialista, non va oltre le 270 preferenze.

I vip

Appena 17 i consensi per l’ex Miss Italia Nadia Bengala, candidata nella lista «Con le donne per Roma» a sostegno della prima cittadina. Poco presente durante la campagna elettorale – non si è vista neppure alla presentazione della lista a Tor de Schiavi – nel 2009 l’attrice e modella aveva già provato a entrare in politica presentandosi alle Europee con La Destra di Teodoro Buontempo e Francesco Storace, ma risultò la prima dei non eletti. Non convincono neppure i vip inseriti nella lista civica di Michetti: l’ex calciatore della Roma Antonio Di Carlo (95 voti) l’ex laziale (nonché allenatore) Angelo Gregucci (127), la cantante Manuela Villa, figlia di Claudio (50), e l’attore Pippo Franco (62). Accoglienza migliore, invece, per l’ex difensore giallorosso e campione d’Italia Ubaldo Righetti (1.031), candidato con il Pd.

Nella foto: Rachele Mussolini, Ubaldo Righetti, Nadia Bengala, Angelo Gregucci, Gianni Battistoni e Pippo Franco

5 ottobre 2021 | 17:41

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