di Eleonora Lanzetti

Il Tribunale dei minori ha scelto un avvocato di Monza, che tra l’altro avrà l’incarico di gestire il patrimonio ereditato dal bambino. Il piccolo rimane nella casa degli zii a Travacò Siccomario, nel Pavese

Eitan, il piccolo sopravvissuto alla tragedia della funivia del Mottarone, potrà continuare a stare nella casa di zia Aya, nel Pavese, con le sue cuginette, ma la tutela legale è stata assegnata ad un avvocato di Monza, una figura super partes rispetto alle due famiglie che da mesi, ormai, sono protagoniste di una battaglia legale senza esclusione di colpi. Il Tribunale per i minorenni di Milano, infatti, ha deciso di nominare come «tutore» in «sostituzione» della zia «un professionista estraneo ad entrambe le famiglie di origine, mantenendo il bambino collocato presso la zia». L’avvocato avrà, in particolare, il compito di gestire il patrimonio ereditato dal bambino, la cui famiglia (genitori e nonni paterni, oltre al fratellino) è andata distrutta nel disastro della funivia.

I nonni materni di Eitan, protagonisti del suo rapimento, come è noto si erano da sempre opposti alla nomina della zia paterna Aya Biran come tutrice legale. Così, il presidente del Tribunale per i minorenni Maria Carla Gatto ha sentenziato, mettendo un punto ad una lunga contesa. Per il bene di Eitan, già provato dalla perdita della sua famiglia, il tutore agirà nell’interesse personale, relazionale, economico ed educativo del bambino, senza pressioni provenienti dai famigliari paterni e materni.

Per dare un’idea di quanto i rapporti siano deteriorati: è di oggi la notizia che gli zii Aya e Or sono indagati dalla Procura di Pavia per «diffamazione e furto in abitazione». È stata la nonna materna del piccolo, Esther Cohen, a denunciarli per aver preso – dopo la tragedia – alcuni oggetti nella casa dei parenti defunti, come telefoni e dispositivi informatici. I due zii sono stati iscritti nel registro degli indagati come atto a garanzia per gli accertamenti utili.

«Il Tribunale per i minorenni di Milano – ha spiegato il presidente Gatto – all’esito dell’udienza del 9 dicembre 2021 avente ad oggetto il reclamo avverso il provvedimento del Giudice tutelare di Pavia, proposto dai nonni materni del minore Eitan, ha nominato come tutore di quest’ultimo, in sostituzione della zia paterna, un professionista estraneo ad entrambe le famiglie di origine, mantenendo il bambino collocato presso la zia». «L’elevatissima conflittualità – chiarisce il magistrato – manifestatasi successivamente all’iniziale nomina del tutore, ha reso necessaria l’individuazione di un soggetto terzo, visto che la contesa parentale insorta indubbiamente contribuisce a complicare ogni scelta personale, relazionale, economica ed educativa che dovrà essere assunta nel prioritario interesse del bambino, già così drammaticamente segnato dai tragici vissuti personali».

Il 3 dicembre Eitan era tornato a casa, da Tel Aviv. Ad accoglierlo nella casa di zia Aya Biran, una villetta a Travacò Siccomario, alle porte di Pavia, le sue cuginette che lo attendevano a braccia aperte. Il bambino ha così ripreso le cure riabilitative e il percorso di sostegno psicologico che aveva intrapreso prima di essere portato in Israele, e a frequentare la scuola, l’istituto delle Canossiane di Pavia, dove ha ritrovato i compagni e le maestre che non hanno mai smesso di manifestare il loro affetto nei confronti del piccolo.

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17 dicembre 2021 (modifica il 17 dicembre 2021 | 13:15)

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