Istituire una “accademia nazionale per l’educazione informatica” tesa a formare esperti che sappiano fronteggiare le aggressioni informatiche da Paesi come Cina e Russia. E’ la proposta avanzata dalle colonne del settimanale Newsweek dalla senatrice statunitense Kirsten Gillibrand, esponente del Partito democratico che siede nelle commissioni Servizi armati e Intelligence della Camera dei rappresentanti, la quale ha parlato di “una cyber-accademia nazionale” che “vuole essere una chiamata all’azione dei giovani americani, per chiedere loro di servire gli Stati Uniti nel dominio informatico”. Il settimanale menziona un rapporto della società Cyberseek secondo cui nel Paese restano vacanti quasi 600mila posizioni professionali nel settore della sicurezza informatica. 

La proposta ispirata un dl del 1944

La proposta di Gillibrand trae ispirazione dal disegno di legge G.I. del 1944, studiato per destinare aiuti concreti ai veterani di ritorno dalla Seconda guerra mondiale: nello specifico, la senatrice vorrebbe rafforzare la sicurezza informatica nazionale offrendo ai giovani formazione di livello universitario e remissione del debito studentesco in cambio di cinque anni di servizio nelle agenzie pubbliche del settore. La differenza rispetto alle legge G.I sarebbe l’estensione del provvedimento ai civili non interessati alla carriera militare e ai relativi requisiti fisici. “Come per le forze armate, si tratterebbe di un altro modo di ottenere formazione all’avanguardia a debito zero”, ha dichiarato Gillibrand, che già lo scorso anno è riuscita a includere disposizioni per un rapporto di fattibilità della proposta nel bilancio della Difesa. “Dopo quattro anni di college e cinque anni di lavoro in un ruolo per il governo degli Stati Uniti – ha aggiunto -, saranno tra le persone più talentuose e ben addestrate in cerca di lavoro”.

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“Una delle maggiori sfide che abbiamo in futuro è proteggere la nazione da un attacco informatico e riuscire a vincere una guerra informatica se dovesse mai iniziare”, ha dichiarato la senatrice. 

L’approvazione del Pentagono

Russell Goemaere, portavoce dell’Ufficio del Segretario alla Difesa, ha dichiarato a Newsweek che il Pentagono vede la forza lavoro informatica come una parte fondamentale della sicurezza della nazione. Ha affermato che una National cyber academy potrebbe svolgere un ruolo importante nell’attrarre talenti al governo federale e proteggere gli interessi della nazione.

“Gli Stati Uniti devono affrontare campagne informatiche dannose persistenti e sempre più sofisticate che minacciano il settore pubblico, il settore privato e, in definitiva, la sicurezza e la privacy del popolo americano”, ha detto Goemaere. “Il governo federale degli Stati Uniti compete per la stessa offerta limitata di talenti del cyberspazio come fa il settore privato, e spesso non può competere per quel talento sulla base di compensi più elevati e flessibilità dello spazio di lavoro offerti dall’industria”. “Invece di lottare per risorse limitate, la creazione di una National cyber academy composta da campus educativi regionali e istituzioni esistenti di istruzione superiore aiuterebbe ad alleviare questa carenza facendo crescere il pool di cyber talenti”, ha aggiunto.

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