Finisce in carcere con l’accusa di omicidio colposo Germana Durando, la dottoressa torinese di 66 anni processata con l’accusa di aver causato la morte di una paziente curandole un melanoma maligno con il «metodo Hamer». Il medico era stato condannato in appello, il 26 ottobre 2018, a tre anni e dieci mesi di carcere. La Cassazione, nel gennaio 2020, aveva poi respinto il suo ricorso. E ancora più recentemente sono state respinte anche le richieste di misure alternative. Ora la dottoressa è stata arrestata dagli uomini del commissariato Barriera Nizza su ordine della Procura generale: deve scontare una pena definitiva di 3 anni e 8 mesi e 26 giorni.

«Al vaglio del tribunale di Sorveglianza — spiega l’avvocato Salvo Lo Greco, che difende Durando — pende una nuova richiesta di affidamento in prova. Ci sono due comunità disponibili ad accoglierla per alcuni progetti di volontariato. Stiamo aspettando la decisione». Nel frattempo, la dottoressa è stata radiata e ha risarcito i familiari della vittima. La paziente che si era rivolta a Durando deceduta nel 2014 dopo una lunga malattia si chiamava Marina Lallo e aveva 53 anni. Nel 2005 aveva scoperto che il neo che aveva sulla spalla si era trasformato in un tumore. Ma su consiglio della dottoressa Durando decise di curare il «melanoma maligno» con l’omeopatia e la psicologia. In particolare, a Marina venne suggerito di seguire «una terapia ricavata dalla cosiddetta nuova medicina germanica di Hamer», una «dottrina priva di qualsiasi riconoscimento della comunità scientifica». I suoi familiari si erano costituiti parte civile con l’avvocato Marino Careglio.

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26 ottobre 2021 | 12:07

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