Sono nove le startup del cleantech selezionate per la seconda edizione di Zero, l’acceleratore di imprese innovative delle tecnologie green parte della Rete nazionale acceleratori di Cdp. Zero è stato lanciato da Cdp Venture Capital con main partner Eni attraverso la scuola d’impresa Joule, LVenture group ed Elis e supportato dai corporate partner Acea, Maire Tecnimont, Microsoft e Vodafone. L’acceleratore ha selezionato le 9 startup fra oltre 150 candidature ricevute.

La missione di Zero è stimolare la nascita di nuove imprese innovative cleantech e supportarne la crescita. L’acceleratore è partito con una dotazione iniziale di 4,6 milioni di euro. Le startup selezionate riceveranno fino a 80mila euro in cash in fase di accelerazione, con possibilità di follow-on.

Le startup Cleantech selezionate dall’acceleratore di Cdp

Le 9 startup selezionate per il second batch di Zero sono:

BEAWaRe, soluzione che integra open data e sensori distribuiti sul territorio per ottimizzare la logistica e aumentare la trasparenza del sistema di raccolta e gestione dei rifiuti;

SETTORE AGROALIMENTARE: andamento del livello di rischio nel primo trimestre 2022, scopri di più

Amministrazione/Finanza/Controllo Manifatturiero/Produzione

Circular Technologies, tech company specializzata nella gestione circolare dei prodotti Ict delle aziende, favorendo il riciclo delle materie prime e il riuso di prodotti ricondizionati;

Ecosostenibile.eu, piattaforma che aiuta le aziende nella definizione dei processi Esg, permettendo loro di internalizzarli grazie all’automatizzazione della raccolta delle informazioni;

Gevi Wind, turbine eoliche che si adattano autonomamente alle diverse condizioni del vento, consentendo la produzione di energia anche in condizioni di vento debole;

Microx, device che consente la misurazione della presenza di metalli pesanti e della qualità dell’acqua in maniera veloce e affidabile;

Preinvel, startup che ha brevettato una tecnologia di filtraggio fluidodinamica in grado di rimuovere micro-polveri e agenti inquinanti dalle emissioni industriali;

Proteinitaly, startup che trasforma gli scarti alimentari in mangimi per animali a seguito di un trattamento con larve di insetto, da cui estrarre proteine e grassi;

ReLearn, sistema di monitoraggio dei rifiuti che trasforma semplici contenitori in smart device in grado di analizzare la tipologia di rifiuti e la produzione, efficientando i processi;

Smart Island, software cloud di intelligenza artificiale per l’agricoltura, in grado di rilevare e registrare enormi quantità di dati garantendo la tracciabilità di ogni prodotto.

Il programma di accelerazione

L’avvio del programma ha visto le imprese concentrarsi sulla sostenibilità e sull’impatto ambientale durante il cruciale appuntamento di impact planning. Guidata da esperti sulle tematiche e arricchita dal contributo dei corporate mentor, la sessione ha fornito alle startup gli strumenti necessari per definire la propria soluzione in chiave sostenibile, evidenziando gli Sdg (gli obiettivi Onu per lo sviluppo sostenibile) sui quali generare impatto.

Contestualmente, le startup lavoreranno allo sviluppo del prodotto e del modello di business per il “go-to-market”, con l’opportunità di testare le loro soluzioni attraverso collaborazioni industriali con i corporate partner.

Le startup selezionate vengono accelerate da LVenture group con il suo programma di accelerazione Luiss EnLabs e sviluppate in collaborazione con Elis in un Hub per il Cleantech che ha sede negli spazi Joule di Eni presso il Polo Ostiense di Roma. L’obiettivo è agevolare il matching con le oltre…

Source

0
Inserisci un commento.x