Ammonta a ben cinque miliardi di euro il finanziamento Intesa Sanpaolo mette a disposizione a sostegno del cinema e delle produzioni audiovisive italiane, in aggiunta agli oltre 2,4 miliardi di finanziamenti già dedicati al settore a partire dal 2009. L’intervento si inscrive nel solco del supporto di 410 miliardi di euro messi a disposizione dal Gruppo per favorire la realizzazione degli obiettivi del Pnrr entro il 2026.

In linea con l’obiettivo Cultura 4.0 del Pnrr, Intesa Sanpaolo intende infatti favorire il consolidamento di una solida industria audiovisiva italiana, per accompagnare il settore verso il palcoscenico internazionale, per comunicare e valorizzare i progetti in ambito cinematografico e per la crescita economica delle filiere dirette ed indirette connesse all’intero settore audiovisivo. Questo nuovo intervento rappresenta un rilevante ulteriore supporto all’intero segmento e in particolare alle imprese che sviluppano progetti audiovisivi attenti alla promozione di valori sociali ed inclusivi, insieme all’eccellenza italiana nel mondo.

Audiovisivo: Italia quarta in Europa per produttività

Con oltre 7 miliardi di euro di disponibilità complessive, il Gruppo si conferma banca di riferimento per il cinema italiano. L’industria del cinema e dell’audiovisivo è una importante risorsa economica per il Paese, comparabile ad altri settori produttivi italiani, nel quadro di una competizione internazionale. Un settore radicato sul territorio, con intense relazioni di filiera e in grado di generare valore in sinergia con altre filiere quali il turismo, il design, la moda. Quello del cinema e dell’audiovisivo è un settore che coinvolge oltre 15.000 imprese e genera quasi 200.000 posti di lavoro tra diretti e indiretti; in particolare lavoro giovane e femminile e che registra una interessante propensione all’export di prodotti audiovisivi italiani. Si tratta di un’industria che posiziona l’Italia al quarto posto in ambito europeo per produttività del lavoro e cresce a ritmi importanti, soprattutto verso piattaforme e canali digitali, entrate nella loro stagione decisiva dopo la pandemia.

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Effetti anche sull’attrattività turistica del Paese

Quello che ancora oggi le indagini settoriali non sono in grado di stimare invece è il peso del “soft power” del settore, ovvero il racconto dell’Italia per immagini. Al valore economico si affianca infatti quello della capacità di costruire la percezione dell’Italia nel mondo, della propria offerta culturale, turistica e industriale, di attrarre visitatori e operatori con ricadute sui territori e sulle economie locali. Così lo sviluppo di questo comparto ha, di fatto, un effetto moltiplicatore sull’economia con ricadute positive sull’attrattività turistica del Paese, anche grazie a location tra le più iconiche nell’immaginario cinematografico. Senza dimenticare, naturalmente, i contenuti valoriali di alto rilievo spesso affidati al cinema e all’audiovisivo, con elementi di riflessioni comune e collettiva sulle priorità e le emergenze sociali.

Impegno di circa 7 miliardi di euro in un decennio

“L’intero settore cinematografico costituisce una risorsa capace di generare un effetto moltiplicatore importante per l’economia italiana – spiega Virginia Borla, Executive Director Business Governance Banca dei Territori Intesa Sanpaolo –. Con questo ulteriore intervento rinnoviamo il nostro impegno con un sostegno finanziario che in poco più di…

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