di Filippo Bonsignore

Al PalaAlpitour campioni e vip per l’ultimo atto della manifestazione

«Amo Torino!». I coriandoli e le fontane di luce fanno da cornice al nuovo Maestro. Alexander Zverev trionfa alle Atp Finals travolgendo in finale Daniil Medvedev e si regala il bis del titolo del 2018. Spettacolo allo stato puro e parole d’amore per la città che lo ha adottato fin dalla prima sera, quella dell’infortunio di Matteo Berrettini che aveva gettato nello sconforto i tifosi italiani. «A Londra è stato bellissimo ma Torino è andata oltre le mie aspettative. Amo moltissimo l’Italia, ho amato Roma, ora amo Torino» rivela, commosso, il numero 3 del mondo. E il PalaAlpitour — pieno di vip: il presidente di IntesaSanpaolo, Gros-Pietro, e tanta Juve, con il presidente Agnelli, Allegri, Dybala, Chiellini — ricambia con un’autentica ovazione. Vince Zverev, vince la coppia francese Herbert-Mahut, che conquista il doppio, e vince pure Torino. Medvedev incassa una sconfitta di proporzioni inattese e si augura «di tornare un giorno qui a vincere» ed è una sensazione che appare davvero diffusa tra i protagonisti. Segno che la prima edizione italiana delle Finals ha fatto centro. «Siamo molto contenti di questa nostra prima volta a Torino — riassume il presidente della Fit, Angelo Binaghi —. Siamo gratificati dai giudizi ricevuti dall’Atp e dai giocatori. È gente onesta intellettualmente, che capisce il clima di difficoltà dell’ultimo anno e mezzo con la pandemia. C’era grande preoccupazione e invece è svanita».

«Le Finals sono una grande occasione per trainare l’Italia fuori dalla crisi, uno dei tasselli fondamentali della ripartenza» rileva il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. «È stato un evento organizzato in grande stile e ne sono davvero contenta» gli fa eco la sottosegretaria con delega allo Sport, Valentina Vezzali. Mentre Vito Cozzoli, presidente e ad di Sport e Salute, sottolinea il ruolo operativo della sua società in un evento che ha fatto «registrare un successo mondiale, dello sport italiano e del made in Italy». Il sindaco, Stefano Lo Russo, guarda avanti: «Già dal prossimo anno, lavoreremo con energia e determinazione con l’obiettivo di avvicinare sempre più persone allo sport e al tennis». La sua amministrazione è subentrata alla vigilia delle Finals e ora dovrà trovare il medesimo feeling che la precedente ha avuto con gli organizzatori. Il presidente della Federtennis tende la mano: «Apprezzo il rispetto con cui la nuova amministrazione ha assistito a distanza a questa prima volta. Ci sono tutte le condizioni perché già da domani si possa continuare con questo bellissimo sistema torinese di incredibile sinergia. Non vediamo l’ora di poterla incontrare per discutere del futuro, siamo pronti e aperti. La federazione è responsabile della competizione sportiva; sulle ricadute, siamo disposti al confronto e a fare investimenti. Intanto ringrazio la Regione Piemonte e la precedente giunta: senza Appendino, non saremmo qui. Gli attacchi di Malagò a Chiara? Una caduta di stile».

Le Finals 2022 iniziano subito, insomma. Anche perché, riconosce Binaghi, «la lista delle cose da sistemare è lunghissima, a cominciare dalla ristorazione, ma miglioreremo di anno in anno. Nella speranza che già la prossima possa essere un’edizione normale, rivisiteremo il progetto del sito e riprogetteremo tutti i servizi che necessitano di essere modificati e implementati». Non tutto, infatti, ha funzionato, tra carenze organizzative, la pioggia che giovedì scorso, tre giorni prima del via, cadeva sul campo di gioco («Abbiamo avuto fortuna, altrimenti che cartolina avremmo inviato al mondo…») e il caos biglietti che è stato una figuraccia internazionale. «Abbiamo sofferto e soffriamo per chi non è potuto entrare, rimborseremo tutti — ribadisce il numero uno della Fit —. Abbiamo incassato 15 milioni dai biglietti, possiamo arrivare a 20. Quest’anno è mancato tutto l’afflusso di tifosi dall’estero, i cosiddetti big spender». Binaghi rilancia con una promessa: «Il futuro è salvo, faremo crescere di anno in anno questa manifestazione fino a lasciarvi a bocca aperta. Abbiamo le basi di un grande successo». Chi sarà il successore di Zverev?

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22 novembre 2021 (modifica il 22 novembre 2021 | 09:30)

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