Lelio Borgherese è stato confermato presidente di Assocontact. La decisione dell’assemblea dei soci dell’associazione del business process outsourcing in Italia è arrivata all’unanimità. Alla vicepresidenza sono stati nominati Davide Natale, Franco Fradiani, Stefano Grilli e Francesco Ranalletta, mentre il nuovo segretario generale è Paolo Emilio Colombo.

 

Gli investimenti in formazione

“Sono orgoglioso e onorato di rappresentare decine di migliaia di professionisti del nostro settore. Mi piace pensare che oggi abbia ricevuto il loro sostegno e che mi sia arrivato perché hanno apprezzato lo sforzo di riconoscergli merito, competenze, formazione e professionalità”, afferma Borgherese.

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Competenze al centro

Borgherese ha poi svelato il primo appuntamento della nuova consiliatura: “L’11 aprile terremo un convegno on line, gratuito e aperto a tutti, per spiegare i benefici della prima Prassi europea che definisce il set di competenze e abilità per i cinque profili professionali di un contact center – spiega – Il Convegno, ‘Innovazione e Merito nel Customer & Data Management: la UNI/PdR 150:2024’, organizzato con Uni, sarà anche l’occasione per cominciare a riflettere di nuove prospettive contrattuali a garanzia degli attuali livelli occupazionali e di un miglioramento dei salari sostenibile e realistico”.

 

“Siamo consapevoli che per difendere la qualità bisogna incrementare la formazione – conclude il presidente di Assocontact – ma anche che per potersi permettere gli investimenti bisogna aumentare la produttività. Tutte le pretese che sono fuori da questo ragionamento sono da considerarsi velleitarie”.

 

I punti programmatici del mandato

Nel corso dell’assemblea che ha rinnovato i vertici dell’associazione si è fatto anche il punto sui principali punti programmatici del novo mandato, a iniziare dalla “lotta al telemarketing attraverso il Codice di Condotta e l’Odm presentato in Gazzetta ufficiale il 27 marzo”. A questo si affianca la “tutela dei diritti dei cittadini e consumatori, dando pieno sostegno alla pronta risposta e ad altre iniziative inserite nella attuale PdL in discussione al Parlamento”. Terzo punto è il “miglioramento delle condizioni di lavoro delle professioniste e dei professionisti, attraverso la certificazione delle competenze agganciata alla PdR Uni appena pubblicata e attraverso una ricognizione degli strumenti innovativi da inserire in una piattaforma contrattuale ad hoc”.

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