Bambine e bambini curano gli animali in cortile. «Coviamo un sogno» è il progetto che fa parte del piano «La mia aula grande come il mondo» del XII Istituto Comprensivo Don Bosco di Padova

Peppa e Zaira si contendono le carezze di Sara. Polly ha preso l’abitudine di correre incontro a Giulio, appena lo vede. E quando lui si siede per coccolarla, infila il becco in tutte le tasche, cerca avanzi di biscotti. Vichy è la più buffa, strepita in continuazione, sembra borbottare rimproveri, fa ridere tutti. Peppa e le altre sono le galline che vivono nel giardino di una scuola elementare di Padova, accudite da bambini e bambine. Un incontro che è diventato subito amore, sono i loro animaletti del cuore, accompagnano bambine e bambini durante l’anno scolastico, in un progetto che insegna ai piccoli come mettersi in relazione con l’ambiente.

La cultura della sostenibilità parte dalla scuola attraverso semplici, concreti gesti quotidiani, come quello di prendersi cura di un pollaio. Si chiama «Coviamo un sogno» il progetto che fa parte del piano «La mia aula grande come il mondo» finanziato dalla Regione Veneto, protagonista il XII Istituto Comprensivo Don Bosco di Padova, diretto da Simona Rossi, in particolare la Scuola Primaria Della Vittoria. Seguiti da Bionet di Veneto Agricoltura con la consulenza di Alberto Sartori, i bambini e le bambine vivono in una scuola-laboratorio, a contatto con la natura e con gli animali. E grazie alle galline, ma anche all’orto che coltivano, imparano il significato di ecosostenibilità, biodiversità, agricoltura biologica, avifauna.

Il progetto coinvolge anche le scuole Collodi e la Ruzante, ma è aperto a ogni Istituto interessato all’esperienza. La gallina Flora viene da Lonigo (Vicenza), Henry l’Ermellinata da Rovigo, Zaira da Padova, Polly la Maculata e Vichy la Robusta da Vicenza. La loro vita nel pollaio a scuola scorre tranquilla, hanno ampio spazio dove razzolare e escono nel giardino dove bambini e bambine hanno imparato il modo giusto per avvicinarsi a loro, nutrirle, coccolarle, controllare le uova. Ma l’attività immersi nella natura non finisce qui.

C’è anche un ampio orto biologico di cui occuparsi e pure la raccolta della lavanda, da cui hanno imparato a estrarre oli essenziali. Tutto ha un obiettivo: capire i comportamenti sostenibili per il futuro del Pianeta. I bambini e le bambine coinvolti nel progetto hanno il compito di trasmettere questa cultura alle famiglie, agli amici, ai vicini di casa. Diventano docenti di sostenibilità nella loro vita quotidiana. Il format didattico, coordinato da Antonella De Rosso è in collaborazione con l’Università di Padova e mette la Terra al centro della vita dei bambini e delle famiglie. «La mia aula grande come il mondo» è ideato dall’associazione Caiptr (Cavallo Agricolo Italiano da Tiro pesante rapido).

21 novembre 2021 (modifica il 22 novembre 2021 | 07:33)

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