di Diana Romersi

Azione coordinata, spiegata in un comunicato: «Per contestare la gestione dell’istruzione pubblica e per proporre una scuola sicura, accessibile ed inclusiva, che sappia ascoltarci e formarci»

Lunedì di proteste per gli studenti romani. Alle prime luci dell’alba sono stati occupati il liceo Colonna e gli istituti superiori del III Municipio: Orazio, Nomentano e Aristofane. Un’azione coordinata quella degli studenti, come si evince dal comunicato diffuso attraverso i canali social.

«Abbiamo deciso di occupare le nostre scuole – scrivono gli studenti in un comunicato congiunto dei Licei Orazio e Aristofane – per contestare la gestione dell’istruzione pubblica italiana degli ultimi anni e per proporre una scuola a misura di studente, aperta, sicura, accessibile ed inclusiva, che sappia ascoltarci, formarci e supportarci». L’iniziativa si inserisce nel solco delle proteste studentesche che da settembre hanno interessato gli istituti superiori della Capitale.

Dall’Istituto Cine-tv Rossellini, occupato ad inizio ottobre, al liceo Tasso che ha interrotto temporaneamente le lezioni la scorsa settimana. Adesso gli studenti romani hanno deciso di alzare il livello delle proteste, agendo insieme. «L’ora delle richieste formali è finita – prosegue la nota -, è il momento di pretendere, perché non può esistere un futuro roseo per un paese che pensa ossessivamente all’oggi senza preoccuparsi per il domani».

I liceali hanno elencato le loro richieste che spaziano dagli investimenti del Piano nazionale di ripresa e resilienza, alla «rivoluzione» del sistema delle valutazioni e bocciature, ma anche lotta alla discriminazioni di genere, di razza e di orientamento sessuale, il superamento della didattica frontale e l’istituzione di sportelli di supporto psicologico. «Ci siamo ripresi i nostri spazi», scrivono gli studenti. E concludono: «Non ci fermeremo finché non ci ascolterete». «Stamattina sono state occupate tutte le scuole superiori del terzo municipio – scrive sul suo profilo Facebook l’assessore municipale alla Cultura, Christian Raimo – . Hanno partecipato più di 2mila studenti. Ora ci sono assemblee permanenti ovunque. È abbastanza impressionante questa capacità di mobilitazione».

22 novembre 2021 (modifica il 22 novembre 2021 | 11:34)

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