di Ruggiero Corcella

L’aumento di temperatura è espressione delle difese nei confronti di fenomeni anomali I consigli della guida in edicola gratis con il Corriere della Sera da giovedì 28 ottobre

Nella mitologia dell’antica Roma Febris era la dea della febbre, (e Februa la madre di Marte), che i romani volevano in qualche modo collegare al processo di guarigione del corpo dalle misteriose infezioni che lo attaccavano. La febbre , che in epoca di Covid-19 è diventata un «campanello d’allarme» che rende ancora più inquieti , in realtà è un meccanismo di difesa molto raffinato messo in atto dal nostro organismo. Il Corriere della Sera propone una guida, gratis in edicola da giovedì 28 ottobre con il giornale , per capire la febbre, i suoi significati, e dare, ovviamente, i consigli su come contrastarla quando è giusto farlo perché i danni o i fastidi che procura superano i suoi eventuali benefici. Eccone alcuni estratti.

Che cos’è la febbre e che cosa la provoca?

La febbre è l’incremento sostenuto oltre i 37 °C, non giustificato da nessuna causa fisiologica e che soprattutto non regredisce ma rimane costantemente al di sopra del normale, superando le consuete oscillazioni quotidiane. Il set point (ovvero il «punto di riferimento») termico regolato dall’ipotalamo, quindi, in caso di febbre si sposta permanentemente verso l’alto in risposta a una «perturbazione» delle condizioni dell’organismo e alle citochine pirogene, molecole «di segnalazione» che inducono il rialzo termico. Le cause della febbre sono tantissime, perciò non è da considerarsi una malattia ma un sintomo, comune a tante situazioni patologiche.

Quando e come misurare la febbre?

Va misurata più o meno alla stessa ora, nella stessa sede e con lo stesso termometro, per poter confrontare i valori e interpretarli meglio; in caso di dubbio, meglio lasciare il termometro classico in sede un minuto di più che un minuto di meno. Per ogni sede ci sono poi piccole differenze nella forma del termometro più adatto, e precauzioni o gesti che aiutano ad avere una misurazione più corretta e affidabile.

A che cosa serve la febbre?

È il prezzo da pagare per avere la meglio su virus, batteri e stati infiammatori localizzati, e per rispondere bene a situazioni potenzialmente rischiose come tessuti lesionati o morti per qualche motivo. Gli obiettivi sono due: innanzitutto gli eventuali germi responsabili dell’infezione o dell’infiammazione oltre 37 °C non si moltiplicano più bene; inoltre si crea la necessità di raffreddare il corpo, perché per stare bene la temperatura interna va mantenuta entro un intervallo ristretto.

Perché nei bambini può essere più pericolosa?

L’eccesso di temperatura può innescare le convulsioni febbrili, in piccoli predisposti; in alcuni casi anche i tentativi di tenere bassa la temperatura non sono sufficienti a evitarle (soprattutto se la febbre, più che molto alta, ha discese e salite repentine). Sono il più frequente disturbo neurologico in età pediatrica e i più colpiti sono bimbi fra i 12 e i 18 mesi, o comunque entro i 5 anni, quando tendono a regredire spontaneamente.

Come si capisce se la febbre è dovuta a influenza o altro virus?

Quasi sempre la febbre si accompagna ad altri segni che svelano quale sia il problema all’origine: nella maggior parte dei casi si tratta di virus respiratori, e allora ci saranno tosse, naso chiuso o che cola, mal di gola; oppure gastrointestinali, con mal di pancia, nausea, diarrea. Tutti disturbi transitori che di norma si risolvono da soli in breve tempo, così come la febbre che origina dai virus respiratori e gastrointestinali più comuni.

Come si capisce se la febbre è dovuta a SARS-CoV-2?

È uno dei sintomi più comuni di COVID-19, presente in oltre 8 casi su 10 fra i sintomatici; si accompagna a tosse secca e stanchezza, gli altri segni più diffusi del contagio. La febbre può essere alta, ma può anche restare sotto forma di febbricola attorno a 37,5 °C. Il vaccino non elimina la possibilità di contagio, per cui in caso di sintomi compatibili con COVID- 19 è necessario sottoporsi al tampone.

Come si può far scendere la febbre senza farmaci?

Dormire aiuta, in caso di febbre da malattie infettive: i l riposo favorisce la risposta immunitaria e quindi consente di combattere meglio, per esempio, una febbre da infezione virale. Inoltre è essenziale bere molto per contrastare la disidratazione generale e delle mucose indotta dal rialzo termico.

Qual è un errore comune da non fare?

Al contrario di quello che facciamo tutti, quando la febbre sale e abbiamo i brividi dovremmo toglierci i vestiti anziché intabarrarci, proprio per aiutare la dispersione del calore in eccesso: è meglio non coprirsi troppo, compatibilmente con il malessere e il freddo che si prova nel momento in cui sale la febbre, e comunque appena i brividi smettono occorre scoprirsi subito.

Come gestire la febbre negli anziani?

Di solito la febbre negli anziani non arriva a valori elevatissimi: anche le infezioni portano a febbre con minor frequenza, perciò se in un anziano la temperatura sale parecchio si tratta di un campanello d’allarme da non sottovalutare, che potrebbe indicare la presenza di un’infezione seria (le più comuni sono quelle delle vie respiratorie, urinarie, della pelle e dei tessuti molli).

Si può prevenire la febbre?

I vaccini, come l’antinfluenzale o quello per il Covid-19, sono fondamentali; altrettanto indispensabile lavarsi spesso e bene le mani, come abbiamo imparato durante la pandemia. In autunno e inverno è importante avere maggior cura della qualità dell’aria al chiuso, arieggiando le stanze almeno due o tre volte al giorno per cinque minuti e scegliendo gli orari giusti.

27 ottobre 2021 (modifica il 27 ottobre 2021 | 11:31)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Source

0
Inserisci un commento.x