Ridurre il consumo di energia nella Radio access network, o Ran, è la prima preoccupazione per gli operatori di rete ora che i prezzi dell’energia sono alle stelle. E che l’imperativo della sostenibilità è più urgente. Una Ran efficiente nei consumi è fondamentale per rendere le reti wireless più green e limitare l’esposizione a oscillazioni imprevedibili dei costi e della stessa disponibilità di energia. Come centrare l’obiettivo?
La società di analisi Senza Fili ha pubblicato una guida per aiutare le telco a uscire dall’attuale impasse: nonostante hardware e funzionalità software stiano diventando meno energivori, la crescita del traffico dati supera di gran lunga la diminuzione del consumo energetico per bit. Il risultato netto è che gli operatori si aspettano che il consumo di energia aumenti man mano che passano al 5G pure se si affidano solo a hardware e software efficienti.
No all’overprovisioning. Come salvare la QoE
La soluzione è usare nuovi approcci, oltre a prodotti energy-efficient, per ridurre il consumo energetico delle reti wireless. Finora il consumo di energia non era tra le principali preoccupazioni degli operatori e l’overprovisioning, sia in termini di capacità che di copertura, è stato spesso un modo affidabile, pur se dispendioso, per garantire una qualità dell’esperienza (QoE) affidabile. Oggi le telco possono però intervenire sulle loro reti soprattutto nelle aree dense, come le città, dove il traffico è sempre alto, ma la sua distribuzione non è uniforme nello spazio e nel tempo.
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In questi ambienti densi esistono aree con più celle che vanno a sovrapporsi ed è qui che si apre l’opportunità di ridurre il consumo energetico spegnendo le risorse che non vengono utilizzate e riconfigurando le celle in modo intelligente.
Questo approccio offre un consumo inferiore senza alcun investimento (cioè, non c’è bisogno di nuove attrezzature), ma va implementato con attenzione. La disattivazione delle risorse sottoutilizzate o la modifica della configurazione della cella può influire sulla QoE in modi inaspettati, soprattutto se l’operatore guarda solo il carico di traffico della Ran e ignora la distribuzione degli abbonati e i modelli di traffico.
L’approccio corretto non deve essere incentrato solo sulle celle e sui Kpi del traffico, ma avere granularità in modo da garantire l’efficacia nell’ottimizzazione dei consumi energetici ed evitare di degradare le prestazioni della rete. Occorre un approccio incentrato sull’utente finale.
L’approccio customer-centric
L’approccio incentrato sull’abbonato, che combina informazioni sulla posizione dell’utente e sull’esperienza nell’utilizzo della Ran, può essere molto più efficace nell’aumentare l’efficienza energetica pur mantenendo il controllo sulla QoE.
Di fatto, le telco devono comunque accettare un compromesso: la disattivazione degli elementi nella rete, sia in determinati momenti della giornata che per periodi più lunghi, per limitare il consumo energetico, riduce la capacità della rete e, potenzialmente, la copertura, e ciò può influire negativamente su alcuni utenti.
È inevitabile: maggiore è la capacità e più ampia è la copertura, maggiore è il consumo di energia. Quel che conta, dunque, è che l’operatore abbia tutte le conoscenze necessarie per operare le scelte giuste per raggiungere i suoi obiettivi…