Nuove domande dal 29 novembre per i Contratti di sviluppo e gli Accordi di innovazione
Riaprono gli sportelli per gli incentivi al settore automotive. Dal 29 novembre le imprese della filiera potranno infatti richiedere le agevolazioni a valere sui Contratti di sviluppo e sugli Accordi per l’innovazione.
Le iniziative agevolabili dovranno riguardare temi come la riduzione delle emissioni, l’alleggerimento dei veicoli, lo sviluppo di nuovi sistemi e componenti, nonché le infrastrutture per il rifornimento e la ricarica.
In particolare, sono oltre 320 milioni di euro le risorse a disposizione per sostenere i Contratti di sviluppo, che promuoveranno programmi di investimento di grandi dimensioni e di particolare rilevanza strategica e innovativa. Le domande di agevolazione andranno presentate a Invitalia, che gestisce la misura per conto del Ministero.
Gli Accordi per l’innovazione mettono invece a disposizione del settore automotive, con la nuova finestra del primo sportello, risorse finanziarie pari a circa 200 milioni di euro. L’obiettivo è sostenere nuovi progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nella filiera. Le proposte vanno presentate al Ministero attraverso la piattaforma messa a disposizione da Mediocredito Centrale, soggetto gestore degli Accordi.
Si arricchisce l’offerta di servizi innovativi del Polo specialistico riabilitativo “Don Gnocchi” di Tricarico (Matera). In sinergia con l’Azienda Sanitaria Materana, grazie al tavolo bilaterale istituito a seguito della delibera regionale che rinnova la convenzione con il Centro per i prossimi dodici anni, sono stati attivati nuovi servizi con il consolidamento dei percorsi riabilitativi esistenti. Le novità riguardano l’attivazione di una palestra robotica dotata di quattro dispositivi tecnologici di ultima generazione per la riabilitazione dell’arto superiore di pazienti neurologici, in particolare con esiti da ictus e – caso quasi unico a livello nazionale – per la riabilitazione di donne operate di tumore al seno, allo scopo di evitare l’edema dell’arto superiore conseguente all’intervento e attenuare gli effetti dell’immobilità.
La presentazione nel servizio del TGR Basilicata andato in onda il 17 giugno 2022.
Rinviato il rilancio del servizio di abbonamento a Twitter. Elon Musk, il nuovo proprietario della piattaforma social non ha avuto scelta, dopo che il primo tentativo ha scatenato una vera e propria ondata di account falsi che hanno spaventato gli inserzionisti. “Rinvio del rilancio di Blue Verified al 29 novembre per assicurarmi che sia solido come una roccia”, ha twittato Musk, ritardando di due settimane l’introduzione della nuova funzionalità.
In quello che appare un tentativo di evitare il ripetersi del problema, Musk ha twittato che nella nuova versione “la modifica del nome verificato causerà la perdita del segno di spunta finché il nome non sarà confermato da Twitter in base ai termini di servizio”.
L’amministrazione Biden non indagherà sul deal da 44 miliardi
Tra le buone notizie per Musk c’è la perdita di interesse da parte dell’amministrazione Biden ad approfondire i dettagli dell’operazione da 44 miliardi. “Allo stato attuale, non credo che ci siano le basi per indagare sulla sua società, né sono al corrente di preoccupazioni che giustificherebbero l’avvio di una indagine”, ha detto la segretaria al Tesoro degli Stati Uniti, Janet Yellen, durante una intervista concessa a Cbs a margine del G20 di scena a Bali, in Indonesia. Il presidente Usa, Joe Biden, aveva invece dichiarato pochi giorni fa che l’operazione rappresenta un tema “meritevole della nostra attenzione”, rispondendo a una domanda su eventuali implicazioni in materia di sicurezza nazionale che potrebbero derivare dalla partecipazione al deal di investitori provenienti da Arabia Saudita e Qatar. Elon Musk ha infatti finanziato autonomamente una buona parte dell’acquisizione, ma circa 7,1 miliardi di dollari sono frutto del sostegno di fondi di private equity e investitori stranieri.
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E Mastodon raggiunge quota 1,6 milioni di utenti attivi
Intanto, mentre il social che cinguetta deve affrontare un inevitabile periodo di assestamento, continua la crescita di Mastodon, la piattaforma che sta raccogliendo sempre più consensi da parte degli utenti delusi dall’acquisto di Twitter da parte di Musk. Oltre un milione di persone si sono iscritte al social dal 27 ottobre raggiungendo nelle ultime ore quota 1,6 milioni di utenti attivi, un bacino che in due settimane è praticamente triplicato.
Solo negli ultimi giorni, i server di Mastodon hanno visto più di 640 mila nuovi iscritti: nulla rispetto ai 450 milioni stimati da Twitter, ma pare si sia di fronte a una crescita che non accenna a rallentare. L’esperienza di d’uso di Mastodon, del resto, è simile a Twitter, con un feed scorrevole di post che arrivano da singoli account seguiti. Ma sul nuovo social non c’è nessun algoritmo che determina la visibilità dei post in base alla popolarità complessiva o altri criteri.
“La gente probabilmente penserà che quello che sta capitando è fantastico, in termini di crescita e successo”, ha detto Eugen Rochko, il 29enne programmatore tedesco fondatore di Mastodon, parlando con Wired. “Ma per noi vuol dire più lavoro e più focolai da spegnere. È stressante. Sto facendo giornate lavorative di 14 ore, dormo e mangio molto poco….
Il ministro Adolfo Urso ha incontrato oggi, a Parigi, il suo omologo francese Bruno Le Maire.
Al centro del colloquio le sfide europee di politica industriale e i principali dossier internazionali.
Durante l’incontro, si è innanzitutto fatto riferimento al complesso scenario mondiale e in particolar modo per quanto riguarda lo shock energetico causato anche del conflitto in Ucraina. Dai colloqui, svoltosi in un clima di grande collaborazione, è emersa una visione comune sui principali temi anche per quanto riguarda la politica europea per fronteggiare l’emergenza.
Francia e Italia hanno confermato in questa occasione la necessità di rafforzare il rapporto industriale bilaterale soprattutto in alcuni settori, come quello dell’energia, dei microprocessori, dell’industria della moda, della siderurgia e dell’automotive.
Urso e Le Maire hanno inoltre parlato dell’autonomia strategica europea nella Difesa, Energia e Digitale, impegnandosi a incontri costanti, coinvolgendo anche l’altro grande partner industriale europeo, la Germania.
Si è infine deciso di dar seguito ai gruppi di lavoro tematici, già previsti dal Trattato del Quirinale affinché si possano individuare le criticità e le opportunità per le valutazioni delle Autorità politiche.
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