App, wallet, carte di debito e credito. E in futuro spinta al “Buy Now Pay Later”. Sono le forme di pagamento più diffuse tra gli under30 italiani che utilizzano contanti solo nelle “microtransazioni” effettuate nei negozi fisici. Emerge dal report dell’Osservatorio Compass condotto dalla società del credito al consumo del Gruppo Mediobanca, secondo cui le app di pagamento sono conosciute dal 96% e utilizzate dal 62% dei giovani.
I numeri del trend
Nella fascia 18-30, l’85% degli utenti possiede una carta di debito (il 90% considerando tutte le età), il 77% una carta prepagata e il 58% una carta di credito. Negli ultimi anni è poi arrivato il boom delle app di pagamento, conosciute da praticamente tutti i giovani (96%) e utilizzate da quasi due terzi del campione (62%, contro il 56% di tutta la popolazione).
9 Novembre 2022 – 12:00
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Amministrazione/Finanza/Controllo
Iniziano a farsi strada tra gli under 30 anche i mobile payment/wallet, già ben noti quasi a tutti (93%) e utilizzati da più di un terzo degli intervistati (37%).
A questi si aggiunge l’apertura dei giovani al Buy Now Pay Later: il 60% lo conosce e il 46% lo prenderà in considerazione per gli acquisti futuri.
Le quote di utilizzo degli strumenti di pagamento
Per acquisti in un punto vendita fisico, in cima alle preferenze ci sono le carte di debito/bancomat (56%, il 63% nel campione totale). Al secondo posto, resistono i contanti (utilizzati dal 29%), utili specialmente nelle “microtransazioni”. A seguire, le prepagate (25%), le app di pagamento (19%) e il mobile payment (16%).
Quando si tratta, invece, di acquisti online, 4 under 30 su 10 (42%) preferiscono le carte di debito/bancomat, seguite dalle app di pagamento (38%, il 43% sul totale italiano) e dalle carte prepagate (34%). Tre i motivi addotti per la preferenza di strumenti cashless: “sicurezza, praticità, comodità”.
Il Buy Now Pay Later
Il Buy Now Pay Later, forma di dilazione dei pagamenti a breve termine, merita un capitolo a parte. Sono i più giovani a conoscere questo strumento (60% contro 55% del totale della popolazione), e il 20% lo ha utilizzato almeno una volta. Per cosa? Soprattutto per acquistare abbigliamento (22%), beni tecnologici (21%) e accessori (18%).
Nel panorama degli strumenti di pagamento il Bnpl emerge come mezzo destinato a crescere. Lo dimostra il fatto che circa la metà (46%) degli under 30 vorrebbe provare questa forma di dilazione in futuro. Del Buy Now Pay Later piace la possibilità di affrontare periodi di spese maggiori (come il Natale) e la possibilità di godere immediatamente del bene pagandolo però successivamente. Ma è anche visto come uno strumento che incontra le necessità particolari dei giovani, adatta anche per concedersi un “regalo” senza indebitarsi.
Pagamenti digitali, la strada è segnata
“Strumenti sicuri, pratici, comodi, senza rischi né sorprese: è questo che i giovani vogliono da un sistema di pagamento. – ha commentato Luigi Pace, Direttore Centrale Marketing & Innovation di Compass –. In questo senso va letto il successo delle carte di pagamento tra gli under30. Ora, con app,…
TG Bassano del Grappa 08/07/2022 – ASIAGO – E vediamo assieme i momenti salienti di questa prima giornata di adunata Triveneta alpina in Altopiano.|| Al by means of la tre giorni di adunata Triveneta alpina in Altopiano. Tante le emozioni per un evento tanto atteso. Mostre, ricordi, tradizioni, onore a chi ha dato la vita per la nostra libertà. (Servizio di Ferdinando Garavello) – Segui Rete Veneta anche sul digitale terrestre! Visita il sito www.reteveneta.it
Cerimonia per pubblicazione Volume su storico edificio Il ministro Giancarlo Giorgetti ha
accolto oggi nella sede del Ministero dello sviluppo economico il Presidente del Senato Elisabetta Alberti Casellati per la cerimonia di presentazione del libro”Palazzo Piacentini 1932-2022″realizzato in occasionedelle celebrazioni per i 90 anni e con il contributo di Generali. Dal Portone di bronzo allo Scalone d’onore, passando per la vetrata del Sironi
e la terrazza dell’ultimo piano con una vista inedita di Roma, il volume racconta la storia dell ‘edificio attraverso immagini realizzate con la tecnica dell’orbicolare, che consente una visione fino a 360 ° dei luoghi e delle numerose opere d’arte presenti nella sede del Ministero.” Questo Palazzo austero e maestoso trasmette l’idea di una cattedrale laica del lavoro
alle prese con un mondo in continua evoluzione”, ha dichiarato il ministro Giorgetti nel corso del suo intervento alla cerimonia a cui hanno preso parte il Vice Ministro Gilberto Pichetto, la Sottosegretaria Anna Ascani e i vertici amministrativi del Dicastero.”In queste stanze -ha aggiunto- lavorano centinaia di persone con l’obiettivo di realizzare la politica industriale
del Paese, attraverso progetti di sviluppo economico che riguardano l’industria, l’innovazione, le PMI e le start-up, gli incentivi, la tutela della proprietà industriale, del made in Italy e dei consumatori, la concorrenza e il mercato, i servizi e le tecnologie di comunicazione, la sicurezza informatica. Chi ogni giorno lavora in questi uffici è fortunato perché oltre a occuparsi di cose entusiasmanti può farlo in un luogo che sprigiona naturalmente forza ed energia”, ha concluso il ministro ringraziando tutti i dipendenti per l’impegno quotidiano. Galleria fotografica Roma, 12 ottobre 2022 Il ministro Giorgetti e il Presidente del Senato Alberti Casellati< img data-src ="https://www.mise.gov.it/images/com_osgallery/gal-193/thumbnail/saluto-iiniziale-1690363E74C-1A30-18D3-C523-326E41F4D5C4_600_400.jpg "alt="Il
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Roma, 12 ottobre 2022
Un momento dell’incontro
Roma, 12 ottobre 2022 Il ministro Giancarlo Giorgetti Roma, 12 ottobre 2022
Il ministro Giancarlo Giorgetti
Roma, 12 ottobre 2022 Il Presidente del Senato Elisabetta Alberti Casellati Roma, 12 ottobre 2022 Giorgetti, Alberti Casellati,
Huawei prova a tornare sul mercato degli smartphone5G dopo lo stop forzato dalle sanzioni Usa, che hanno tagliato l’azienda cinese fuori dalla catena di rifornimento dei chip per i dispositivi mobili avanzati. Secondo quanto riporta il Financial Times, il colosso di Shenzhen potrebbe tornare a vendere i suoi modelli 5G dal 2023 nonostante il “ban” di Washington continui, perché userà i chip prodotti da aziende cinesi. Prima delle sanzioni americane Huawei usava i chipset Kirin progettati da HiSilicon e prodotti da Tsmc a Taiwan.
Le fonti del FT dicono che Huawei punta al rientro come priorità e per questo potrebbe accettare di impiegare chip meno avanzati rispetto a quelli cui aveva accesso prima delle restrizioni, ma che comunque abilitano allo standard mobile 5G e le permettono di uscire dall’impasse: Huawei è “l’unico vendor che vende telefoni 4G nell’era del 5G”, un vero paradosso, ha dichiarato a luglio Richard Yu, ceo del consumer business group della società cinese.
Smartphone riadattati alla tecnologia Made in China
Sul mercato arriverebbero dunque delle versioni modificate degli smartphone Huawei 5G, non modelli nuovi ma adattati a dei chip diversi, con una user experience probabilmente meno accattivante rispetto alla precedente generazione di smartphone 5G di Huawei o all’Apple iPhone 14.
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Ma è urgente tornare sul mercato: come risultato delle sanzioni Usa decise nel 2019 – che impediscono al produttore cinese di accedere alla tecnologia americana per il 5G – Huawei ha visto crollare i ricavi del 50% nel 2021 rispetto al 2020.
“L’azienda non può aspettare all’infinito”, ha detto una fonte del FT. “Ha bisogno di riportare gli smartphone 5G sul mercato il prima possibile. Huawei ha perso il suo primato sul segmento dei cellulari a causa delle sanzioni americane già da alcuni anni e ora anche lo share sul mercato domestico è in flessione”.
L’opzione della custodia 5G
Un’altra soluzione cui Huawei starebbe lavorando per aggirare l’ostacolo del ban sulla tecnologia Usa è vendere i suoi smartphone 5G con una custodia dotata di chip che abilita allo standard mobile di quinta generazione, come quella prodotta dalla società di Shenzhen Soyea technology e già usata per la serie Mate 50 lanciata a settembre e venduta da China Telecom. Soyea ha sviluppato anche custodie 5G per il P50 Pro di Huawei.
“L’azienda sta facendo del suo meglio per attrarre clienti in un momento in cui la domanda è debole“, ha detto un analista con sede a Shanghai.
Il ban Usa resta uno svantaggio tecnologico
Will Wong, analista di Idc, afferma che per Pechino rilanciare Huawei è strategico e “Il progetto di autosufficienza tecnologica della Cina potrebbe essere uno stimolo che aiuta l’azienda a rientrare nell’arena del 5G”.
Molti esperti restano scettici perché non disporre di tecnologia americana per i chip mette Huawei in un forte svantaggio competitivo. Come afferma Douglas Fuller, analista dell’industria dei semiconduttori: “Ci vogliono anni per ricostruire una supply chain per il 5G, tanto che Huawei potrebbe essere pronta quando ormai saremo nell’era del 6G”.
Dal 21 settembre la presentazione delle domande Dal 21 settembre, alle ore 10, le
imprese e i centri di ricerca potranno presentare le domande per richiedere i finanziamenti del Fondo per lo sviluppo delle tecnologie e delle applicazioni di intelligenza artificiale, blockchain e web of things, istituito presso il Ministero con una dotazione iniziale di 45 milioni di euro. Per facilitare l’inserimento della documentazione
sulla piattaforma online dedicata alla misura, gestita da Infratel Italia, è stata prevista anche una fase di precompilazione delle domande a partire dalle ore 10 del 14 settembre. Con il fondo verranno agevolati investimenti per realizzare progetti che prevedono attività di ricerca industriale, sviluppo sperimentale, innovazione dell’organizzazione e innovazione di processo nei seguenti settori: industria e manifatturiero sistema educativo agroalimentare salute ambiente ed infrastrutture cultura e turismo logistica e mobilità sicurezza e tecnologie dell’informazione aerospazio. Per
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