Fintech, Clelia Tosi a capo del distretto italiano

Fintech, Clelia Tosi a capo del distretto italiano

SaràClelia Tosi, 37 anni, la nuova Head of Fintech District, la community internazionale di riferimento per l’ecosistema del fintech in Italia. Con l’obiettivo di consolidare ulteriormente lo sviluppo, rafforzarne la presenza a livello internazionale, favorire lo sviluppo di nuove iniziative di sistema e di Open Innovation a beneficio di tutto il settore, Clelia Tosi è stata nominata al posto di Alessandro Longoni, che era alla guida del Fintech District dal 2017.

La nuova responsabile continuerà il percorso fatto fino a oggi che ha portato la community a contare 240 aziende del settore fintech, di cui 10 unicorni, a lavorare con più di 30 corporate e a instaurare rapporti con più di 10 Hub internazionali. In Fintech District dal 2019, prima con il ruolo di Business Development Manager e poi quello di Head of Partnerships and Growth, Clelia Tosi è laureata in Management per l’impresa; in precedenza ha lavorato per oltre 10 anni nel mondo della consulenza e della ricerca per i Financial Services.

“Credo fermamente nell’Open Innovation come strada per una vera trasformazione del settore finanziario e per la crescita del sistema Paese. Sono entusiasta e onorata di questa nuova sfida che ci vedrà impegnati a dare nuova concretezza e valore a quanto siamo riusciti a realizzare fino ad oggi, intraprendendo nuove strade di sviluppo anche grazie al supporto di player del settore, primo fra tutto l’ecosistema Fabrick di cui siamo parte”, ha commentato la stessa Tosi.

Nuova nomina anche per Younited

Novità anche per Younited, che ha annunciato la nomina di Stefano Piscitelli come nuovo Ceo Italia. Nel suo nuovo ruolo, Piscitelli sarà responsabile della guida e della direzione strategica della succursale italiana, al fine di garantire che la società raggiunga la sua visione finanziaria nel nostro Paese, la sua missione e i suoi obiettivi a lungo termine.

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Stefano Piscitelli è in Younited dal 2017, ed ha precedentemente ricoperto i ruoli di Cfo Italia prima e di Managing Director poi. Prima del suo ingresso in Younited Italia, ha costruito una comprovata esperienza progettuale come consulente strategico, distinguendosi come diretto interlocutore di clienti interni ed esterni e stakeholder di livello dirigenziale. Ha conseguito un M.B.A. con BetaGammaSigma Honor presso la Ie Business School, dove si è specializzato in Tecnologia, Imprenditorialità e Finanza, e una Laurea magistrale in Ingegneria Meccanica presso l’Università degli Studi di Roma – Tor Vergata.

“Il mercato italiano ha un peso sempre più importante per Younited, rappresentando il 25% del business a livello globale”, ha commentato Piscitelli. “Secondo uno studio paneuropeo condotto da MixFactory per conto di Younited, quasi la metà degli italiani chiede un prestito per affrontare un evento inaspettato: ci rivolgiamo quindi a una platea vastissima, teoricamente estesa a tutti i soggetti adulti con una comprovabile capacità di rimborso, che comprende anche i profili privi di storia finanziaria. Non solo, molti soggetti richiedono più prestiti nel corso della vita”, ha aggiunto. “Sono onorato di questo nuovo incarico che mi permette di guidare i team italiani di Younited nella crescita del brand,…

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Firema: Fondo Mise investe 10 milioni per rilancio azienda

Firema: Fondo Mise investe 10 milioni per rilancio azienda

Investimento con “metodo Corneliani”. Giorgetti, “importante risultato per i lavoratori”

Il Ministero dello sviluppo economico sostiene il piano di rilancio Titagarh – Firema, storica azienda di Caserta, specializzata nella progettazione, costruzione e riparazione di materiale ferroviario.

E’ stata infatti formalizzata l’operazione d’investimento che porterà il capitale sociale dell’azienda a 33 milioni di euro, supportato dal fondo dedicato alla salvaguardia di imprese e lavoratori gestito da Invitalia per conto del Mise, che partecipa con una quota di minoranza di 10 milioni di euro affiancando l’investitore privato, Hawk Eye, e l’attuale azionista di riferimento.
Con questa operazione d’investimento su Titagarh – Firema, si conferma la validità di un metodo di intervento introdotto dal ministro Giancarlo Giorgetti per rilanciare la Corneliani di Mantova e che è stato poi applicato per altre imprese.

“E’ un bel risultato per i lavoratori di una azienda che potrà guardare al futuro con fiducia, rilanciando le attività produttive in un settore importante come quello ferroviario”, dichiara il ministro Giancarlo Giorgetti. “Il metodo Corneliani – aggiunge – dimostra ancora una volta la sua efficacia come strumento a disposizione di aziende che puntano a realizzare un serio piano d’investimento”.

La società impiega circa 400 dipendenti tra i siti di Caserta e Savona.

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Energia, le telco si appellano al governo: “No a razionamenti”

Energia, le telco si appellano al governo: “No a razionamenti”

No a razionamenti. Piuttosto, prevedere misure specifiche per contenere i costi energetici. Asstel si appella al governo e chiede massima attenzione al settore delle Tlc.

“Ci sono tanti buoni motivi oggettivi per considerarci quanto meno alla stregua di altri settori industriali manifatturieri, visto il ruolo strategico, anche se non siamo inseriti tra gli energivori”, dichiara all’agenzia Reuters il presidente dell’associazione, Massimo Sarmi. “La funzionalità dei servizi di comunicazione è caratterizzata dalla continuità. Altri consumatori di energia possono interrompere la loro funzionalità senza alcun danno per la pubblica utilità, mentre per noi qualsiasi forma di razionamento è impensabile in quanto infrastrutture critiche e funzionali all’erogazione di un servizio essenziale”.

Le misure da mettere in atto

Esenzione dagli oneri di sistema, estensione alle imprese tlc della messa a disposizione di quantitativi di energia da fonti rinnovabili a prezzo calmierato, crediti di imposta per la riduzione Iva ed incentivi per accelerare l’efficientamento delle infrastrutture: queste le misure indicate dall’associazione.

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Secondo uno studio condotto dal Politecnico di Milano per Asstel e visionato da Reuters, tenendo conto dell’intensità dell’investimento in efficienza pari a circa 230 milioni di euro nel 2021, il comparto degli operatori delle comunicazioni elettroniche si posiziona al terzo posto per consumo di energia, dopo vetro/ceramica e automotive. Circa metà del budget dedicato agli investimenti in efficienza energetica è stato destinato alle infrastrutture IT. Il settore, pur non essendo
classificato come energivoro, è ad elevato consumo di energia, con consumi complessivi quantificati per il 2021 pari a 4,3 Terawatt/ora, ben il 13% del totale nazionale. Più di due terzi delle aziende riportano consumi annuali fino a 500 Gigawatt/ora.

La vice ministra Castelli: “Porre subido rimedio”

“Condivido e sostengo l’allarme del mondo delle telecomunicazioni. Non sostenere adeguatamente queste aziende e la loro filiera vuol dire mettere a rischio un intero comparto e le oltre 200.000 persone che lavorano nel settore. Si deve porre subito rimedio”. Lo afferma la vice ministra dell’Economia, Laura Castelli.“È un errore non considerare queste aziende alla stregua di quelle energivore, con quello che ne consegue in un momento di crisi come quella che stiamo vivendo. Il Paese senza il digitale non ‘cammina’, in nessuna direzione. Il ruolo strategico è emerso, in modo cristallino, durante la pandemia ed oggi è ancora più centrale con il Pnrr”.

Fratelli d’Italia: “Necessari interventi in provvedimenti governo”

“L’appello del presidente Sarmi di Asstel è importante e andrà tenuto in conto nella conversione del Dl Aiuti bis e dei primi provvedimenti del prossimo governo. Ci vogliono immediati interventi nel settore innovazione così come richiesto dal settore: l’esenzione dagli oneri di sistema, l’estensione alle imprese tlc della messa a disposizione di quantitativi di energia da fonti rinnovabili a prezzo calmierato, crediti di imposta per la riduzione Iva ed incentivi per accelerare l’efficientamento delle infrastrutture. Il caroenergia deve essere affrontato anche per questo settore.” Così il responsabile Innovazione di Fratelli d’Italia, deputato Federico Mollicone.

Attacco hacker a impianto energetico a Sarzana

Attacco hacker alla sede del gruppo Canarbino, attivo nel settore energetico, a Sarzana. L’azienda, che si occupa…

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PNRR: Mise, 20 milioni per progetti su elettronica innovativa

PNRR: Mise, 20 milioni per progetti su elettronica innovativa

Finanziamento a sostegno competitività imprese italiane Per sostenere lo sviluppo di una competitiva industria nel settore dei componenti e sistemi elettronici, il Ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti ha firmato un decreto che assegna 20 milioni di euro al cofinanziamento dei progetti delle imprese italiane selezionate dai bandi pubblicati, nel corso del 2022, da Secret Digital Technologies Joint Undertaking (KDT JU)e Development Actions(IA). Si tratta di due iniziative che rientrano nell’ambito del programma europeo Horizon, per il quale il Ministero ha

destinato complessivamente 200 milioni di fondi stanziati dal PNRR, e che puntano a supportare gli investimenti in ricerca e innovazione al fine di rafforzare l’autonomia strategica in settori, come quello dell’elettronica, divenuti property centrali per l’industria manifatturiera europea. In particolare verrà finanziata la progettazione, il trasferimento tecnologico e la produzione di nuovi prodotti, processi e servizi, o migliorare notevolmente quelli già esistenti, tramite lo sviluppo delle Tecnologie dell ‘informazione e della comunicazione, Nanotecnologie, Materiali avanzati, Biotecnologie, Fabbricazione e trasformazione avanzate, Spazio. Le imprese selezionate dovranno presentare le proposte definitive dei loro progetti entro il prossimo 21 settembre, mentre i termini e le modalità di presentazione delle richieste di agevolazione verranno indicate con un successivo provvedimento dopo che il decreto verrà registrato dalla Corte dei Conti.

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