Più della metà (54%) dei leader aziendali ritiene che le minacce informatiche siano aumentate nell’ultimo anno, ed il 35% di loro si aspetta una significativa violazione dei dati sensibili all’interno della propria azienda nel prossimo anno. A livello globale, il 68% dei leader aziendali, però, vede i dati della propria azienda come “completamente protetti”, il ché suggerisce che la maggior parte delle aziende sembra fiduciosa della propria cybersecurity e della propria capacità di far fronte a possibili attacchi esterni..
Questi alcuni dei dati emersi dal sondaggio “Cyber security report”, condotto da Mazars – gruppo internazionale specializzato in servizi di audit, tax e advisory – su oltre 1.000 dirigenti di C-suite in tutto il mondo, dal quale emerge come i leader aziendali di tutto il mondo affrontino attacchi informatici quotidianamente, tentando di difendersi e proteggersi con ogni mezzo a loro disposizione. La protezione delle informazioni è ormai uno degli asset chiave per lo sviluppo di ogni paese e di ogni singola azienda. Nell’attuale scenario geo-politico, i governi di tutto il mondo mettono in atto azioni di contrasto di rilevanza globale, pianificate in ambito governativo, per aumentare l’efficacia dei sistemi di cybersecurity di istituzioni e organizzazioni pubbliche. E per le aziende private è lo stesso.
Perdite finanziarie il rischio principale
Se da un lato si è manifestata una certa sicurezza, dall’altro le perdite finanziarie sono il maggior rischio percepito. Più della metà dei C-Suite intervistati ha collocato le perdite finanziarie in cima alla lista dei maggiori rischi per la protezione dei dati aziendali. I livelli di preoccupazione e di fiducia variano da industria a industria, con la finanza, la tecnologia ed il settore “consumer” tra i più sicuri.
20 Settembre 2022 – 12:00
Principali minacce digitali: quali sono e come proteggerci per il nuovo anno 2023
“In questi ultimi mesi così complessi stiamo lavorando per supportare al meglio i nostri clienti trovando soluzioni ottimali che permettano loro di fronteggiare le minacce di cyber-security e di migliorare le proprie difese aziendali. Li accompagniamo in un vero e proprio percorso virtuoso che ha l’obiettivo di suggerire agli imprenditori dei “quick win”, ossia delle azioni che possano essere intraprese in tempi breve e a costi relativamente bassi ma che allo stesso tempo rendono più sicuri e protetti i dati aziendali”, ha affermato Luca Savoia, Consulting Leader di Mazars.
I tre consigli dell’esperto Mazars
L’esperto Mazars ha poi suggerito 3 semplici consigli che le aziende, e soprattutto le Pmi, possono mettere in atto per alzare le loro difese in termini di cyber-security. Il primo è quello di intervenire sulle procedure e sulla Governance dove il focus per le Pmi rimane su due principali “pilastri”: uno relativo alla gestione degli incidenti – dalla capacità di rilevarlo ad analizzarlo e gestirlo – e l’altro focalizzato sulla gestione degli eventi critici che possono portare al blocco totale o parziale dell’azienda. Ciò richiedere una procedura ben strutturata e collaudata di disaster recovery.
Il secondo è quello di Intervenire sulla “tecnologia” dotandosi di alcuni servizi, spesso in Cloud, che richiedono tempi brevissimi e costi bassi di attivazione. Strumenti (come…
< img src= "https://www.mise.gov.it/images/stories/immagini/conbipel-social-169.jpeg" alt= "" > Giorgetti,” piano di rilancio per storico marchio del settore abbigliamento
“< img src =" https://www.mise.gov.it/images/stories/immagini/conbipel-169.jpeg" alt=" immagine decorativa"/ > Il Ministero dello sviluppo economico comunica che è stata definita l’operazione di rilancio industriale di Conbipel, storica catena di abbigliamento con sede in Piemonte, a Cocconato d’Asti, che consentirà di salvaguardare 1.200 lavoratori attraverso l’operatività di tutti i 167 punti vendita presenti sul territorio nazionale.
Si conclude così un percorso che porta l’azienda, in amministrazione straordinaria da gennaio 2021, a diventare una Newco finanziata con complessivi 7,8 milioni di euro, di cui 3,8 milioni dal Fondo Salva imprese del Mise, gestito da Invitalia, e 4 milioni da Eapparels Ltd che fa parte di un gruppo di società con a capo la Grow Capital Global Holdings.
La partecipazione del Fondo nell’ investimento avverrà quindi con una quota di minoranza del 49% a supporto del partner privato. L’operazione è stata resa possibile in quanto l’intervento è finalizzato a garantire i livelli occupazionali e la prosecuzione dell’ attività di una impresa, nata nel 1958, che è stata riconosciuta dal Ministero come marchio d’interesse storico nel settore del tessile.
” Con questo investimento su Conbipel vengono poste basi importanti per il rilancio di un altro storico marchio del settore dell’ abbigliamento italiano che, oltre a poter contare su una rete radicata di negozi sul territorio nazionale e di competenze specializzate tra i lavoratori, potrà trovare nuove opportunità di valorizzazione delle produzioni anche sui mercati esteri“, dichiara il ministro Giorgetti. “Gli strumenti a disposizione del Mise – aggiunge – consentono di individuare le soluzioni più idonee per le imprese che si trovano advertisement affrontare momentanee difficoltà economiche finanziare“.
E’ una brusca frenata quella che riguarda il mercato dei tablet nel secondo trimestre 2022. Le spedizioni di questo genere di device sono infatti diminuite in maniera generalizzate, in un trend negativo che ha riguardato tutti i principali marchi del settore. A motivare questa tendenza, anticipata da un trend simile che sta coinvolgendo il mercato degli smartphone e fotografata da una ricerca di Canalys sul secondo trimestre 2022, c’è in primo piano la crisi economica che sta interessando larghe fette dei mercati mondiali, affiancata dalle conseguenze dell’invazione russa in Ucraina, con i principali player occidentali che che hanno deciso di sospendere le proprie attività in Russia.
Ma veniamo ai numeri, che sono stati messi nero su bianco da Canalys: da aprile a giugno del 2022 sono stati spediti complessivamente 34,77 milioni di tablet, l’11% in meno rispetto a quanto era avvenuto nello stesso trimestre del 2021.
Quanto alle quote di mercato, le posizione rimangono invariate, anche se tutti i brand subiscono un ridimensionamento delle vendite. In prima posizione si conferma Apple con i propri iPad, che conta su una market share del 34,8%, pari a 12,1 milioni di device spediti e a un -14,7% rispetto allo stesso periodo del 2021. Sul secondo gradino del podio si conferma Samsung, con il proprio 20% del mercato dei tablet, pari a 7 milioni di tablet spediti nel trimestre e un calo del 13%. Terza posizione per Lenovo, che non è immune dalla flessione: -25,1% con 3,5 milioni di dispositivi spediti e una quota di mercato del 10,1%.
A seguire si trova l’unico player che ha registrato progressi nelle vendite, Amazon, con il il +6,3% e una markett share che la avvicina al sorpasso su Lenovo: 9,5%. In calo del 25,9%, infine, Huawei.
“Il rapido calo della domanda ha accelerato il calo delle spedizioni di tablet mentre andiamo oltre il picco della pandemia – spiega Himani Mukka, analista di Canalys – L’inflazione e i timori di una recessione sono in prima linea nelle menti dei consumatori e la spesa per i tablet è passata in secondo piano poiché è diminuita la necessità di livelli di utilizzo avuta nei mesi duri del Covid-19″
Finanziamenti agevolati fino a 10 milioni di euro per investimenti sul territorio
< img src ="https://www.mise.gov.it/images/stories/immagini/cooperative-dm-169.jpg"alt="immagine decorativa"/ > A partire alle ore 12 del 13 ottobre potranno essere presentate le nuove domande relative alla misura agevolativa “Imprese dell’economia sociale” che il Ministero dello sviluppo economico ha deciso di riformare con l’obiettivo di semplificare e facilitare i finanziamenti per i programmi di investimento proposti dalle imprese sociali, culturali e imaginative, nonché dalle società cooperative con qualifica di onlus.
“Oltre a favorire la competitività e lo sviluppo industriale del Paese, tra i compiti del Mise c’è anche quello di promuovere e rafforzare attività imprenditoriali che puntano a raggiungere obiettivi di particolare interesse pubblico e sociale su tutto il territorio nazionale“, dichiara il ministro Giancarlo Giorgetti.
Con l’incentivo verranno agevolati gli interventi non inferiori a 100 mila euro e non superiori a 10 milioni di euro che determineranno effetti positivi sul territorio: dall’aumento occupazionale di categorie svantaggiate all’inclusione di soggetti vulnerabili, nonché la salvaguardia e la valorizzazione dell’ambiente e del tessuto urbano, dei beni storico-culturali o al perseguimento di finalità culturali e imaginative o di utilità sociale. Sono inoltre ammissibili le spese realizzate per interventi sui fabbricati e infrastrutture dell’azienda ma anche investimenti per programmi informatici, brevetti e licenze.
La misura dispone di circa 200 milioni di euro e diventerà operativa alla sottoscrizione della Convenzione tra il Ministero, l’ABI e CDP, mentre l’erogazione dei finanziamenti sarà gestita da Invitalia.
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