Imprese: 7,6 milioni per investimento 4.0 con azienda Ilpea

Imprese: 7,6 milioni per investimento 4.0 con azienda Ilpea

Finanziato progetto innovativo per filiere vehicle, elettrodomestici ed edilizia

Il ministro Giancarlo Giorgetti ha autorizzato un accordo per l’innovazione con Ilpea Italia, azienda che produce componenti nelle filiere dell’vehicle, elettrodomestici ed edilizia, per realizzare un programma di investimenti in tecnologie 4.0 nei siti produttivi di Malgesso (Varese) e Zoppola (Pordenone).

Il progetto prevede attività di ricerca e sviluppo finalizzate alla costruzione di un impianto sperimentale da destinare alla produzione di materiali innovativi, gomme termoplastiche caratterizzate da una maggiore elasticità e resistenza al calore, che hanno l’obiettivo di contenere i consumi energetici dei sistemi di produzione, ridurre gli scarti/rifiuti e le emissioni in aria e reflui acquosi.

Le risorse per finanziare l’intervento sono complessivamente pari a 7,6 milioni di euro, di cui il Ministero dello sviluppo economico mette a disposizione agevolazioni per circa 1,8 milioni di euro. E’ previsto anche il cofinanziamento delle regioni Lombardia e Friuli Venezia Giulia.

Il Mise sostiene gli investimenti di imprese che attraverso la qualità dei loro prodotti contribuiscono a rendere competitive sui mercati le nostre filiere, dal settore vehicle agli elettrodomestici passando anche per l’edilizia“, dichiara Giorgetti. “Per raggiungere questo risultato – aggiunge – è importante continuare a supportare le attività di ricerca e di sviluppo industriale, in modo da realizzare modelli di produzione innovativi e sostenibili ambientalmente“.

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Truth, il social di Trump già in crisi: debiti e pochi follower

Truth, il social di Trump già in crisi: debiti e pochi follower

Sono passati solo sei mesi dal suo lancio, ma la piattaforma social “Truth”, creata dalla Trump Media & Technology Group (Tmtg), è già in forte crisi: come riporta FoxBusiness, il social dell’ex presidente americano avrebbe bloccato i pagamenti verso la società che lo ospita, RightForge, rispetto a cui è debitrice per 1,6 milioni di dollari. Secondo fonti vicine al dossier, citate da Fox, RightForge sostiene che Truth ha effettuato tre soli pagamenti da quando è stata lanciata, per poi interromperli del tutto già dallo scorso marzo, motivo per cui avrebbe minacciato azioni legali per recuperare il dovuto.

Non solo debiti ma anche una adozione modesta

Non solo debiti ma anche problemi di adozione: lo si vede ad esempio dal deludente numero di follower dell’ex presidente degli Stati Uniti, 3,9 milioni circa, contro i 79 milioni che aveva su Twitter prima di essere bandito per aver istigato i suoi fan ad attaccare il Capitol Hill. Dopo sei mesi di vita, inoltre, Truth è solo al trentesimo posto nella classifica Apple delle app social scaricate sugli iPhone. Truth social fa parte, come detto, della Trump Media & Technology Group (Tmtg), una holding che mira ad espandersi anche in altri settori come lo streaming, con l’obiettivo di promuovere l’impianto politico trumpiano. L’attesa fusione tra il Tmtg e la Digital World Acquisition Corp (Dwac) – una società creata ad hoc per quotarsi in Borsa – non è peraltro ancora avvenuta, oltre dieci mesi dopo la data inizialmente prevista. L’operazione di fusione mira a canalizzare fondi verso la piattaforma d Trump.

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Tuttavia, Dwac ha pubblicato in queste ore un comunicato con una richiesta per un’assemblea speciale degli azionisti per il 6 settembre, con l’obiettivo di approvare il rinvio di un anno della fusione stessa, sino all’8 settembre del 2023. Senza un voto favorevole per un’estensione dell’operazione, la compagnia ha detto che sarà costretta a dissolversi. Secondo gli ultimi dati finanziari, Dwca avrebbe solo 3.000 dollari in cassa, e le azioni hanno perso più del 42% da inizio anno. “Se il presidente Trump perdesse popolarità, o se ci fossero altre controversie in grado di danneggiarne la credibilità o il desiderio delle persone di usare una piattaforma a lui collegata, e che genera benefici finanziari a suo favore, le attività di Trump Media, così come gli sviluppi di questa fusione, potrebbero uscirne indebolite”, aggiungono da Digital World nel comunicato.

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Pnrr: 7,5 milioni per gli Uffici di trasferimento tecnologico

Pnrr: 7,5 milioni per gli Uffici di trasferimento tecnologico

Giorgetti,”avvicinare la ricerca alle imprese è tra priorità PNRR”

Incrementare l’intensità dei flussi di trasferimento tecnologico verso le imprese sostenendo la valorizzazione e la protezione della proprietà industriale dei progetti promossi dagli UTT (Uffici di trasferimento tecnologico) di Università ed Enti pubblici di ricerca italiani nonché degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS).

E’ l’obiettivo del nuovo bando del Ministero dello sviluppo economico che mette a disposizione della misura 7,5 milioni di euro delle risorse stanziate nell’ambito del PNRR.

Per richiedere il finanziamento – a partire dall’8 settembre e fino al 17 ottobre 2022 – le Università, gli EPR e IRCCS potranno presentare i progetti che puntano sia a consolidare i processi di rafforzamento degli UTT che sono già in corso, sia a realizzarne di nuovi, in modo da aumentare la qualità del trasferimento tecnologico attraverso il potenziamento delle competenze e della capacità innovativa delle imprese, in particolare di quelle piccole e medie.

Avvicinare la ricerca alle imprese, promuovendo il trasferimento tecnologico, è stata una delle priorità portate avanti al Mise sia nella fase di elaborazione che di attuazione del PNRR“, dichiara il ministro Giorgetti. “Questo importante intervento sugli UTT – aggiunge – si lega alla necessità di valorizzare e proteggere idee e progetti promossi da Università, Enti ed Istituti di ricerca in modo da facilitarne l’applicazione nei settori produttivi e contribuire così al rafforzamento della competitività delle nostre imprese“.

Con la pubblicazione dell’avviso nella Gazzetta ufficiale del 29 agosto del bando sugli UTT emanato dalla Direzione per la tutela della proprietà industriale del Mise, diventa quindi operativa una seconda misura, dopo Brevetti +, finanziata con i fondi PNRR in quanto prevista tra le linee di intervento della riforma della proprietà industriale adottata dal ministro Giorgetti.

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Geopolitica digitale: è il nuovo paradigma. I Cio “pivot” della svolta

Geopolitica digitale: è il nuovo paradigma. I Cio “pivot” della svolta

E’ la “geopolitica digitale” il nuovo paradigma per le multinazionali di fronte ai legami sempre più stringenti tra tecnologia e governi. Emerge dall’analisi di Gartner secondo cui il 70% delle big company entro 4 anni dovrà rivedere le strategie contro instablità e  cambiamenti sullo scacchiere mondiale per ammortizzare gli impatti sulle proprie prestazioni. Gestione di controversie commerciali, restrizioni imposte dai governi e conflitti armati i rischi maggiori all’orizzonte.

Ma il cambiamento geopolitico è sia una sfida che un’opportunità per i Cio che potranno affrontare in modo proattivo i potenziali rischi per le operazioni IT e riprogettare sistemi e strategie digitali, secondo Gartner.

Strategie IT per prepararsi all’”impatto”

“La geopolitica digitale è ora una delle tendenze più dirompenti che i Cio  devono affrontare – si legge nel documento -. Serve una approfondita conoscenza della nuova realtà e una strategia per prepararsi all’impatto”.

20 Settembre 2022 – 12:00

Principali minacce digitali: quali sono e come proteggerci per il nuovo anno 2023

La competizione tra nazioni si svolge in aree economiche, militari e sociali. A causa della crescente importanza che la tecnologia digitale gioca in ciascuna di queste aree, la geopolitica digitale sta emergendo come una categoria unica di impatto.

Sono quattro i fronti principali che dovranno guidare le nuove scelte dei Cio. Gartner li ha anallizzati.

Protezione della sovranità digitale

La sovranità digitale sarà una fonte primaria di obblighi di conformità in espansione per le imprese multinazionali. I governi se ne stanno occupando principalmente attraverso i loro poteri legislativi e normativi, come le leggi sulla privacy, e si stanno rivolgendo sempre più alla legislazione extraterritoriale. Le società che trattano con i cittadini di una certa giurisdizione sono tenute a rispettare le sue leggi, indipendentemente da dove opera la società o da dove risiedono i cittadini.

I Cio devono essere coinvolti in modo proattivo nell’assicurare che il modello operativo e le pratiche dell’organizzazione IT riflettano le leggi e le normative vigenti. Il loro ruolo è quello di essere consapevoli dell’ambiente legale e di spiegare ad altri dirigenti come l’organizzazione IT supporta la conformità in tutta l’azienda.

Spinta all’industria tecnologica locale

L’industria tecnologica è di grande interesse per i responsabili delle politiche pubbliche in tutto il mondo a causa delle sue dimensioni, della rapida crescita, dell’importanza strategica, delle entrate fiscali, delle possibilità occupazionali.

Molti governi nazionali stanno investendo nello sviluppo di un settore tecnologico autoctono. Ad esempio, gli Stati Uniti cercano di affrontare lo squilibrio regionale nella produzione globale di chip attraverso il Creating Helpful Incentives to Produce Semiconductors del governo australiano.

Gli sforzi per creare un’industria tecnologica nazionale offrono ai Cio un’opportunità per un impegno proattivo con i governi. Devono localizzare iniziative specifiche nei paesi che hanno la migliore integrazione tra le competenze locali e l’accesso al sostegno della co-innovazione del governo.

Gestire la voce “spese militari”

La crescente digitalizzazione delle operazioni militari e di sicurezza nazionali limiterà la disponibilità di alcune tecnologie all’interno di vari paesi. Le imprese e i Cio sono influenzati dalla sfera emergente della guerra informatica , nonché dalla digitalizzazione delle tecnologie di guerra e sicurezza esistenti.

I Cio non possono più contare sulla disponibilità della tecnologia…

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