di Giuseppe Sarcina

Strage a Waukesha, in Wisconsin. Un Suv rosso è piombato nella folla assiepata in strada per assistere a una sfilata natalizia nel centro della cittadina non lontano da Milwaukee

Dal nostro corrispondente
WASHINGTON — «Diversi» morti — cinque (quattro donne tra i 52 e i 79 anni e un uomo di 81 anni) — e almeno 40 feriti, tra cui almeno 15 bambini. È questo il bilancio della strage di Waukesha, in Wisconsin, reso noto dalla polizia in conferenza stampa. Intorno alle 17 di domenica 21 novembre, un Suv rosso è piombato sulla folla assiepata in strada per assistere alla tradizionale sfilata natalizia nel centro della cittadina, un sobborgo residenziale di Milwaukee. Il capo della polizia, Daniel Thompson, ha fatto due veloci punti stampa nella serata (notte inoltrata in Italia). Il veicolo ha sfondato le barriere di protezione e ha puntato a tutta velocità verso il corteo. Per la polizia «non si è trattato di un atto di terrorismo».

I video diffusi via Twitter sono impressionanti. La macchina sfreccia sul lato destro della carreggiata, superando un gruppo di ragazze che sventolano bandiere arancioni e sfiorando una bimba di forse 3 o 4 anni vestita di rosa. Il marciapiede è occupato soprattutto da famiglie. Tanti bambini, alcuni nei passeggini. Molti anziani, nonni e nonne, probabilmente. In un’altra clip si vede un’altra formazione: sono le ragazze pompon. Pantaloni neri, berretti bianchi: cantano e ballano agitando grandi fiocchi color neve.

Accanto a loro si muovono alcune signore: distribuiscono caramelle agli spettatori più piccoli. A un certo punto l’immagine salta. Quando ritorna la scena è drammatica. Almeno due corpi giacciono inermi sull’asfalto. Carrozzine e sedie rovesciate, scarpe, cappelli sparsi ovunque. Ci sono anche queste giovani studentesse nella lista delle vittime? Per il momento il capo della polizia Thompson non vuole fornire altri dettagli: «Dobbiamo rispettare il dolore delle famiglie». Non tutti i genitori sono stati ancora avvisati.

Ecco un’altra sequenza. È una ripresa da una balcone. La banda marcia ordinata. Alcuni musicisti indossano i cappelli da Babbo Natale. Irrompe il Suv rosso e punta la fila sinistra. Sembra un tragico strike: uomini e donne abbattuti come birilli. Il gruppo delle «Milwaukee Dancing Grannies», le nonne danzanti del Milwaukee, pubblicano un post sulla loro pagina Facebook: «Alcune componenti del nostro gruppo e altri volontari sono stati colpiti nell’impatto. Stiamo aspettando di conoscere le loro condizioni». Gli investigatori hanno arrestato «un sospetto» e recuperato il Suv. Ci sono altri complici? Quasi certamente no, ma Thompson aggiunge che «l’indagine è fluida».

Il sospetto preso in custodia — un 39enne afroamericano di nome Darrell Brooks Jr., — è stato accusato di cinque omicidi intenzionali, come annunciato dalla polizia, confermando il suo coinvolgimento in un altro reato, una disputa domestica, prima dell’incidente ed escludendo — quindi — la matrice terroristica.

L’uomo sarebbe stato fermato nella sua abituazione di Milwaukee dopo l’incidente: all’interno della Ford Escape rossa che ha travolto la folla, gli agenti avrebbero rinvenuto un suo documento di identità. Brooks — che si definisce rapper, produttore musicale e filosofo, e usa anche il nome d’arte MathBoi Fly — ha una lunghissima fedina penale che va dagli abusi domestici alla condotta pericolosa per la sicurezza: era uscito dal carcere il 19 novembre, pagando una cauzione di 1.000 dollari. Secondo alcune fonti all’interno del dipartimento di polizia, Brooks stava fuggendo dalla scena di un altro crimine, un accoltellamento, quando ha travolto la parata.

La zona della strada, la Main Street della città è stata chiusa e gli investigatori proseguono i rilievi. Infine gli spari. Il capo della polizia conferma che è stato un agente a usare l’arma: tre colpi per cercare di bloccare l’auto in fuga dalla zona chiusa al traffico. Bisognerà aspettare per conoscere ufficialmente l’identità del fermato e le motivazioni della sua azione criminale. Thompson ha fissato il prossimo aggiornamento per le 13 di lunedì 22 novembre (le 20 in Italia).

Solo per dare un elemento di contesto: Waukesha dista solo 70 chilometri da Kenosha, dove venerdì scorso la giuria ha assolto il 19enne Kyle Rittenhouse, il «miliziano teenager» che aveva ucciso due manifestanti, nel corso degli scontri dell’agosto 2020. Ma per ora, è bene sottolinearlo, non c’è alcun segno di collegamento tra la tragedia di Waukesha e la sentenza di Kenosha.

Sulla rete si sovrappongono video e informazioni preziose e illazioni, falsità e strumentalizzazioni politiche. Occorre cautela nel selezionare le notizie fondate o le indiscrezioni attendibili. In serata la Casa Bianca ha diffuso un comunicato: il presidente è costantemente informato sugli sviluppi e ha messo a disposizione «ogni possibile assistenza» alle autorità di Waukesha. Sul campo sono già arrivati gli agenti dell’Fbi.

22 novembre 2021 (modifica il 22 novembre 2021 | 21:32)

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