Nel 1977 l’allora presidente degli Stati Uniti, Jimmy Carter, scrisse un messaggio di tre paragrafi che venne inserito a bordo delle sonde spaziali del programma Voyager della Nasa – tutt’ora in viaggio nello spazio interstellare – insieme al Golden Record, disco che contiene suoni e immagini che descrivono le diverse varietà di vita e cultura della Terra.
Questo il messaggio:
Questa nave spaziale Voyager è stata costruita dagli Stati Uniti d’America. Siamo una comunità di 240 milioni di esseri umani da oltre 4 miliardi di abitanti del pianeta Terra. Noi esseri umani siamo ancora divisi in nazioni, ma queste nazioni stanno rapidamente diventando un’unica civiltà globale. Noi lanciamo questo messaggio nel cosmo.
È probabile che continui ad esistere anche per un miliardo di anni nel nostro futuro, quando la nostra civiltà potrebbe essere profondamente cambiata e la superficie della Terra ampiamente modificata. Dei 200 miliardi di stelle nella galassia della Via Lattea, alcune — forse molte — potrebbero avere pianeti abitati e civiltà in grado di esplorare lo spazio.
Se una di queste civiltà intercetta la Voyager e riesce a comprendere il contenuto di questa registrazione, ecco il nostro messaggio: “Questo è un regalo di un piccolo e distante pianeta, un frammento dei nostri suoni, della nostra scienza, delle nostre immagini, della nostra musica, dei nostri pensieri e sentimenti.
Stiamo cercando di sopravvivere ai nostri tempi, ma potremmo farlo nei vostri. Noi speriamo un giorno, dopo aver risolto i problemi che stiamo affrontando, di congiungerci in una comunità di civiltà galattiche. Questa registrazione rappresenta la nostra speranza, la nostra determinazione e la nostra buona volontà in un vasto ed impressionante universo.
Nell’agosto del 2012 la Voyager 1 ha oltrepassato l’eliopausa diventando il primo oggetto costruito dall’uomo a uscire nello spazio interstellare. Ora si trova a 24 miliardi di chilometri dalla Terra e impiegherà 40mila anni per arrivare nelle vicinanze di un’altra stella.
Con un post sul blog della Nasa l’amministratore Bill Nelson ricorda il presidente scomparso: “Il presidente Carter è stato un esempio di servitore pubblico, dedicando la sua vita a rendere il nostro mondo un posto migliore. Ci ha mostrato che ogni singola persona ha il potere di fare la differenza. Dal provvedere ai bisognosi, alla protezione dell’ambiente e alla difesa dei diritti civili e umani, il presidente Carter era un brav’uomo che si è sempre sforzato di fare ciò che era giusto. Ha incarnato il meglio dell’umanità e la sua vita e la sua eredità sono un esempio per gli Stati Uniti e il mondo. La sonda Voyager 1 della NASA, l’oggetto creato dall’uomo più distante dalla Terra, porta un messaggio del presidente Carter che cattura la sua bontà e grazia fondamentali”.