Dal 2 dicembre le imprese potranno inviare al MIMIT il proprio progetto di cessazione delle attività per il subentro nella titolarità del marchio da parte del Dicastero
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, con apposito decreto del Capo Dipartimento per le politiche per le imprese, rende operativa, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, la norma prevista nella Legge Made in Italy (206/2023) relativa alla tutela dei marchi di particolare interesse e valenza nazionale al fine di prevenirne l’estinzione.
La disposizione, come previsto dal decreto del Ministro Urso del 3 luglio 2024, ha come obiettivo quella di non disperdere il patrimonio rappresentato dai marchi del Made in Italy con almeno 50 anni di storia, che godono di una rilevante notorietà e sono utilizzati per la commercializzazione di prodotti o servizi realizzati da un’impresa produttiva nazionale di eccellenza collegata al territorio nazionale.
A partire dal prossimo 2 dicembre, le imprese che intendono terminare l’attività collegata ad un marchio di particolare interesse e valenza nazionale (non oggetto di cessione a titolo oneroso) potranno inviare, attraverso apposito format definito dal Ministero, il proprio progetto di cessazione alla Direzione Generale per la politica industriale, la riconversione e la crisi industriale, l’innovazione, le PMI e il made in Italy (DGIND) del MIMIT.
La Direzione Generale, entro tre mesi dalla ricezione del progetto, nel caso manifesti l’interesse a subentrare nella titolarità, procederà all’avvio dei lavori per la predisposizione dell’atto di cessione gratuita del marchio da parte dell’impresa.
L’impresa nazionale o estera che intende investire in Italia o trasferire in Italia attività produttive ubicate all’estero e interessata a utilizzare uno o più marchi di titolarità del MIMIT, potrà poi presentare apposita richiesta all’Unità di missione attrazione e sblocco degli investimenti (UMASI).
Il contratto di licenza d’uso con il quale il MIMIT mette a disposizione il marchio si risolve qualora l’impresa licenziataria cessi l’attività o delocalizzi gli stabilimenti produttivi al di fuori del territorio nazionale.
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