Uno dei settori più promettenti per gli under 30 in cerca di lavoro in Italia è quello dei servizi informatici e delle telecomunicazioni. Si tratta infatti del secondo comparto per incidenza di giovani nelle nuove assunzioni dopo quello finanziario-assicurativo. Se in questo campo il 46% dei nuovi ingressi, nel mese di novembre, riguarderanno gli under 30, nell’abito tecnologico la percentuale è del 45,6%. Sono questi alcuni dei dati principali che emergono dal bollettino del Sistema Informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere in collaborazione con il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, che analizza le previsioni occupazionali per il mese di novembre. Le aziende ricercano in tutto 131mila under 30, pari al 31% degli ingressi programmati per novembre.

I dati generali

In generale a novembre 2024 si prevede un’ondata di assunzioni che coinvolgerà oltre 427mila nuovi lavoratori – secondo la rilevazione – con una proiezione di circa 1,3 milioni di posti nel trimestre che va da novembre 2024 a gennaio 2025. Tuttavia, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, si registra una lieve contrazione, con 3mila assunzioni in meno nel mese, pari a un -0,7%, e 34mila in meno nel trimestre, pari a un -2,6%. A pesare è la carenza di competenze, dal momento che la difficoltà di reperimento delle risorse coinvolge il 47,9% delle assunzioni programmate. A livello territoriale, si osserva un aumento della domanda di lavoro nel Sud e nelle Isole, con un incremento di 10mila unità nel mese e 25mila nel trimestre, mentre nelle altre aree si registra una flessione.

Lavoro nei servizi in crescita

A guidare la crescita della domanda di lavoro sono le imprese del settore dei servizi, che cercano circa 307mila lavoratori a novembre e 908mila nel trimestre, segnando un incremento annuo del 2,5% nel mese e dello 0,6% nel trimestre. Turismo e commercio sono particolarmente i comparti più vivaci, con previsioni – rispettivamente – di 82mila e 72mila assunzioni.

Settore industriale in calo

Quanto alle previsioni per l’industria, sono meno ottimistiche, con una ricerca di 121mila lavoratori a novembre e 360mila nel trimestre, a – 8% rispetto a novembre 2023 e a -9,9% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Le imprese manifatturiere prevedono di assumere circa 78mila lavoratori nel mese e 239mila nel trimestre, con cali significativi del 9,9% e del 12,5%.

Forme contrattuali e difficoltà di reperimento

Il contratto a tempo determinato rimane la forma più comune, con 237mila unità pari al 55,5% del totale, seguito dai contratti a tempo indeterminato (82mila, 19,2%). Le difficoltà di reperimento riguardano circa 205mila posizioni, il 47,9% delle assunzioni previste. Le maggiori criticità si riscontrano nei profili tecnici e specializzati, come ingegneri e analisti, con difficoltà fino al 71,5% per i tecnici della gestione dei processi produttivi e per gli specialisti nella progettazione di applicazioni.

La manodopera straniera

Le imprese prevedono 86mila ingressi di lavoratori immigrati nel mese di novembre, pari al 20,1% del totale dei contratti. I settori che maggiormente ricorrono alla manodopera straniera sono trasporti, logistica e magazzinaggio, e servizi di supporto, alloggio e ristorazione.

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