Il lancio del razzo giapponese di nuova generazione H3 è fallito 5 minuti e 27 secondi dopo il decollo, a causa della mancata accensione del motore del secondo stadio dopo la separazione. Realizzato che la missione non avrebbe potuto proseguire, l’agenzia spaziale nipponica Jaxa ha inviato da Terra il comando di autodistruzione.

Il lancio di oggi, avvenuto dal Tanegashima Space Center quando in Italia erano le 2:37, era molto atteso dopo che il mese scorso, al suo primo tentativo, il razzo non era riuscito a decollare per problemi tecnici.

L’H3 è un vettore di nuova generazione che punta ad abbattere del 50% i costi di un singolo lancio rispetto al predecessore, l’H2A, con l’obiettivo di scendere sotto i 50 milioni di dollari a lancio. 

Il razzo andato distrutto oggi aveva a bordo il satellite Advanced Land Observing Satellite-3 (ALOS-3), noto anche come DAICHI-3, diretto verso un’orbita eliosincrona a 416 miglia (669 km) di distanza dalla Terra. È stato progettato per fornire immagini ad alta risoluzione del Giappone e di altre aree in strisce larghe 43 miglia (70 chilometri) con una risoluzione nitida fino a 2,6 piedi (0,8 metri).

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