Negli ultimi anni, i brevetti che incorporano l’intelligenza artificiale nelle reti elettriche sono aumentati di sei volte, e Stati Uniti e Cina sono in testa a questa tendenza. Questo è il principale andamento rilevato nel nuovo studio condotto dall’Ufficio Europeo dei Brevetti (Epo) e dall’Agenzia Internazionale dell’Energia (Iea). Il rapporto, intitolato “Brevetti per l’ottimizzazione delle reti elettriche” (Patents for Enhanced Electricity Grids), evidenzia come le tecnologie nel settore delle reti elettriche abbiano visto un forte incremento negli ultimi vent’anni, un fenomeno legato ai progressi nell’integrazione digitale e allo sviluppo di soluzioni energetiche pulite che stanno stimolando l’innovazione nel campo elettrico.
Tra il 2010 e il 2022 le nuove invenzioni nel campo dei software hanno incrementato del 50% le funzionalità “smart” dei brevetti relativi alle reti fisiche di energia. Queste innovazioni includono gli strumenti di previsione della domanda e dell’offerta e le modalità di ricarica dei veicoli elettrici, le due aree di maggiore crescita in questa categoria.

Anche l’Italia fra i top player europei

L’innovazione nelle infrastrutture elettriche è uno dei campi tecnologici che si sta sviluppando di più al mondo. Per illustrare la portata della crescita, nel periodo 2009-2013, l’innovazione in questo settore è cresciuta del 30% all’anno, sette volte più velocemente rispetto alla media di tutti gli altri settori tecnologici. Il rapporto, che comprende il periodo dal 2001 al 2022, si basa sui dati relativi ai brevetti globali sull’energia per mappare l’innovazione nelle tecnologie fisiche e delle reti intelligenti, sulla base delle famiglie di brevetti internazionali (IPFs). Il dato mostra una graduale stabilizzazione della crescita, ma le nuove domande di brevetto rimangono ad un livello elevato nella maggior parte dei principali Paesi. In Europa i principali Paesi di origine di brevetti nel settore sono la Germania (11%), la Svizzera (5%), la Francia (4%), il Regno Unito (2%) e l’Italia (1%).

L’Italia si posiziona così al 5° posto in Europa e al 3° posto nell’Unione Europea, rappresentando l’1% delle famiglie di brevetti internazionali (IPFs) totali nel settore.

Cina la regione che brevetta di più nelle reti elettriche

La distribuzione dell’innovazione è omogenea con i brevetti inerenti alle “Smart grids” richiesti dal Paese all’1% del totale, al pari di quelli relativi alle reti fisiche e allo stoccaggio. Si tratta tuttavia di una cifra con margini di crescita importanti se paragonata a Paesi come la Germania, che rappresenta l’11% del totale dei brevetti, o la Cina che ne detiene il 22%. L’Ue e il Giappone guidano l’innovazione nel settore delle reti elettriche, con il 22% di tutti i brevetti relativi alle reti tra il 2011 e il 2022, e gli Stati Uniti con il 20%. Nel frattempo, la Cina emerge come il Paese in più rapida crescita per quanto riguarda i brevetti legati alle reti. La sua quota è passata dal 7% nel 2013 al 25% nel 2022, superando l’Ue nel 2022 e diventando per la prima volta la regione che brevetta di più in questo campo.

Lo studio rileva che anche le università, gli istituti di ricerca e le pmi svolgono…

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