Al via un confronto con le Parti per il rilancio del sito
In data odierna si è tenuto un nuovo incontro del tavolo ministeriale relativo a Vibac, convocato su indicazione del sottosegretario Fausta Bergamotto e gestito dalla Struttura crisi di impresa del Mimit.
Vibac Spa è un’azienda con oltre 530 lavoratori, attiva nella produzione e nel commercio di nastri e prodotti adesivi e di film in propilene e plastico, con sede legale a Ticineto (AL) e unità produttive a L’Aquila, Termoli, Vinci (FI) e Grumento Nova (PZ).
Dopo ampio e approfondito confronto con le Parti e i Ministeri delle Imprese e del Made in Italy e del Lavoro, Vibac ha comunicato la volontà di ritirare la procedura di licenziamento collettivo, avviata il 15 aprile scorso, che interessa 90 lavoratori dei complessivi 139 impiegati presso lo stabilimento di Termoli.
Nel confermare la strategicità del sito produttivo molisano, la Società ha accolto l’invito ad avviare un confronto con le Parti sindacali al fine di programmare ogni iniziativa utile e possibile per la riorganizzazione delle produzioni e delle attività commerciali, che permetta la riduzione degli esuberi strutturali attualmente presenti nel sito.
Le Parti si confronteranno inoltre sull’attivazione di idonee misure che possano agevolare l’esodo volontario dei lavoratori che rimarranno in condizione di esubero strutturale. Al fine di una gestione il meno traumatica possibile dell’attuale situazione aziendale, le Parti hanno concordato di continuare la fruizione della cassa integrazione guadagni fino a gennaio 2025.
Analoga modalità di confronto è stata condivisa tra le Parti al fine di gestire la situazione del sito produttivo di Grumento Nova (PZ).
Le Regioni Molise e Basilicata hanno garantito il massimo sostegno al confronto che vedrà impegnate le Parti nelle prossime settimane, garantendo per quanto di competenza l’attivazione delle politiche formative per adeguare le competenze dei lavoratori alle esigenze dell’azienda e del mercato.
Il tavolo ministeriale verrà riconvocato entro il mese di luglio 2024 per monitorare l’accordo tra le Parti e lo stato di avanzamento degli impegni assunti.