Si conferma la fiducia di amministrazioni e imprese verso il sistema Consip: al 31 marzo 2024, è di 6,1 miliardi il valore degli acquisti delle amministrazioni pubbliche sugli strumenti di acquisto e negoziazione messi a disposizione dalla centrale acquisti nazionale.

Un’offerta ampia e differenziata a disposizione di oltre 14.000 amministrazioni abilitate (che raggruppano più di 117mila “centri di spesa”), che possono rivolgersi per i propri acquisti alle quasi 190mila imprese aggiudicatarie di gare o abilitate ai mercati telematici (di cui oltre il 95% Micro, Piccole e Medie Imprese).

Gli strumenti di acquisto

Gli strumenti di acquisto – Convenzioni e Accordi quadro – sono apprezzati dalle amministrazioni in quanto consentono l’acquisizione attraverso contratti “pronti all’uso” con notevole semplificazione, riduzione tempi ed economie di scala.

Al 31 marzo 2024, le Convenzioni e gli Accordi quadro sono stati lo strumento più utilizzato con un valore degli acquisti di 2,5 miliardi. Un risultato ottenuto anche grazie alla sempre più ampia disponibilità di contratti (in diversi ambiti merceologici: Ict, Sanità, Mobility, Energia, Building management), che è pari a 20,2 miliardi.

Gli strumenti di negoziazione – Mercato elettronico della PA, Sistema dinamico di acquisto della PA e Gare in modalità Asp (Application Service Providing) – permettono di effettuare acquisti rapidi e snelli e, soprattutto, con piena autonomia di scelta delle amministrazioni.

Mepa al top

Al 31 marzo 2024, il più utilizzato è il Mercato elettronico della PA (Mepa) – per gli acquisti sotto soglia comunitaria – con un valore degli acquisti di 1,8 miliardi, segue il Sistema dinamico di acquisto (Sdapa) – per gli acquisti sopra soglia – che ha fatto registrare un valore di quasi 1 miliardi e le gare in modalità Asp – in cui le amministrazioni bandiscono gare in autonomia sulla piattaforma di negoziazione messa a disposizione gratuitamente – con un valore di 0,8 miliardi.

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