Il Solar Dynamics Observatory (SDO) della NASA ha registrato un potente brillamento solare – come si vede nel lampo luminoso in basso a destra del Sole. Il fenomeno è avvenuto alle 4:33 di mercoledì ora italiana.

I brillamenti e le eruzioni solari sono potenti esplosioni di energia che possono avere un impatto sulle comunicazioni radio, sulle reti elettriche, sui segnali di navigazione e rappresentare un rischio per i veicoli spaziali e gli astronauti.

Quello di mercoledì è stato classificato come brillamento di classe X1.2 e  ha mandato in tilt per un’ora le comunicazioni radio sulla Terra nell’area del sud-est asiatico, in Australia e Nuova Zelanda. L’evento è stato il settimo del genere in questa prima parte dell’anno, un chiaro segnale della progressiva intensificazione dell’attività solare, considerato che sette eventi simili si sono verificati in tutto il 2022. La classe X indica i brillamenti più intensi.

La macchia solare da cui si è originato il brillamento dei giorni scorsi ha prodotto anche altri tre eventi simili più modesti. Gli esperti di meteo spaziale del MET office britannico giudicano l’attività solare elevata e ritengono probabili altri brillamenti nei prossimi giorni.

Le previsioni indicano forte vento solare in arrivo: i primi flussi di particelle cariche sono già partiti da due grossi buchi che si sono formati sulla corona solare e nei prossimi giorni potrebbero causare tempeste geomagnetiche di debole intensità.

Il SDO, un veicolo spaziale semiautonomo  e consente osservazioni quasi continue del Sole è stato lanciato da Cape Canaveral nel febbraio del 2010, ed è la prima missione del programma Living With a Star (LWS) della NASA, un programma progettato per comprendere le cause della variabilità solare e il suo impatto sulla Terra.

Source

0
Inserisci un commento.x