L’Organizzazione mondiale della sanità ha stilato le linee guida sull’Intelligenza artificiale per la salute. La definizione: «L’Intelligenza artificiale (Ia) si riferisce alla capacità degli algoritmi codificati nella tecnologia di apprendere dai dati in modo che si possano eseguire attività automatizzate senza che in nessun passaggio il processo debba essere programmato esplicitamente da un essere umano».

Le sei sfide

L’Oms riconosce che l’Ia è molto promettente per la sanità pubblica e la medicina. Riconosce anche, d’altro canto che per raccogliere pienamente i suoi frutti bisogna superare molte sfide etiche. Le principali sono sei. 1) Difendere l’autonomia dell’uomo: gli umani dovrebbero mantenere il controllo dei sistemi sanitari e delle decisioni mediche; 2) promuovere il benessere e la sicurezza delle persone e l’interesse pubblico: le tecnologie Ia non dovrebbero poter nuocere alle persone; 3) garantire trasparenza, esplicabilità e intelligibilità dei risultati e dei processi per sviluppatori, professionisti medici, pazienti, utenti e enti regolatori; 4) promuovere responsabilità e accountability, chiarezza e trasparenza; 5) garantire inclusività e equità; 6) promuovere una Ia reattiva e sostenibile, dove designer, sviluppatori e utenti in modo continuo, sistematico e trasparente valutano le applicazioni Ia durante l’uso pratico. Come non pensare alle leggi della robotica descritte da Isaac Asimov nel 1942?

*Coordinatore trasformazione digitale Asl Frosinone, regione Lazio

21 novembre 2021 (modifica il 21 novembre 2021 | 20:17)

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