Utilizzando i potenti occhi del telescopio James Webb gli astronomi sono riusciti a scoprire nuovi preziosi dettagli dei tanti oggetti e polveri che circondano la stella Fomalhaut (distante 25 anni luce da noi) e che lasciano ipotizzare la presenza di un sistema planetario. Forse proprio il pianeta fantasma Fomalhaut-b, sulla cui reale esistenza ci sono da sempre molti dubbi.

I nuovi dati sono stati presentati nello studio guidato da András Gáspár, dell’Università dell’Arizona a Tucson, e pubblicato sulla rivista Nature Astronomy.

Tra le stelle più luminose del cielo notturno, Fomalhaut è da anni al centro di un animato dibattito scientifico, sin da quando nel 1983 il telescopio spaziale Iras osservò quel che secondo molti erano i segni inequivocabili della presenza di un disco circumstellare, ossia polveri e detriti al cui interno erano presenti pianeti in formazione.

Nel 2008 alcuni ricercatori riuscirono a osservare un puntino luminoso che venne identificato come un pianeta, il primo ad essere mai stato fotografato in modo diretto nella luce visibile. Ma quell’interpretazione venne contestata da molti astronomi, tra cui anche Gáspár, in quanto il presunto pianeta non era invece visibile in altre lunghezze d’onda.

Le nuove immagini del James Webb mostrano un anello esterno già noto, considerato analogo alla fascia di Kuiper, e una stretta fascia intermedia mai vista prima, che potrebbe essere modellata dall’influenza gravitazionale di pianeti sconosciuti, che suggerisce la presenza di un pianeta nell’intervallo tra le fasce. 

La cintura intermedia appena scoperta è disallineata rispetto alla cintura esterna. Secondo gli autori, potrebbe essere l’origine di una nube di polvere precedentemente nota, generata da una collisione. Le immagini rivelano anche una grande nube di polvere all’interno dell’anello esterno, potenzialmente creata da un’altra collisione. “Le strutture delle fasce detritiche, il loro allineamento e le prove di eventi di collisione suggeriscono che Fomalhaut è circondato da un sistema planetario dinamicamente attivo”, ha dichiarato Andràs Gàspàr.

Nasa/Jwst

I dischi attorno alla stella Fomalhaut

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