Secondo diversi esponenti dell’intelligence lo Scheherazade, uno yacht da 700 milioni di dollari ormeggiato da settembre a Marina di Carrara, potrebbe essere del presidente russo

La certezza ancora non c’è. Ma le agenzie di intelligence statunitensi hanno trovato «i primi indizi» che porterebbero a dire che sì, il super yacht Scheherazade ancorato nel porto di Marina di Carrara è riconducibile a Vladimir Putin.

L’informazione — riportata dal New York Times — arriva dopo che lo stesso quotidiano aveva dato la notizia delle indagini da parte delle autorità italiane sulla proprietà del lussuoso panfilo, lungo 140 metri, con una stazza di 10.167 tonnellate e un valore di almeno 700 milioni di dollari. In una nota successiva a quelle prime notizie, The Italian Sea Group — società della nautica di lusso con sede in Toscana — aveva invece smentito che lo yacht fosse del presidente russo, e aveva spiegato di dover ancora «incassare 6 milioni di euro relativi al saldo consegna nave, prevista nei primi mesi del 2023» e che «il soggetto contraente non rientra tra quelli colpiti da sanzioni internazionali».

Al momento, dunque, la proprietà dello yacht — che l’equipaggio chiamerebbe «la nave di Putin» — resta misteriosa: né la società che cura la manutenzione, né la guardia di finanza hanno comunicato ad ora chi sia il suo padrone e neppure la sua nazionalità.

Lo Scheherazade — un nome che fa riferimento alla protagonista delle Mille e una Notte, ma anche a una suite sinfonica composta nel 1888 dal compositore russo Rimskij-Korsakov — si trova attualmente in cantiere per attività di manutenzione, e avrebbe dotazioni da capo di stato: una piattaforma di atterraggio per elicotteri e un sistema per intercettare i droni.

L’intelligence Usa non ha condiviso con il New York Times quali siano gli indizi che a loro parere collegano lo yacht al presidente russo, né se o quanto spesso l’abbia utilizzato. È possibile che Putin possa avere il controllo del panfilo attraverso complessi schemi societari.

Putin ha passato molto tempo, durante la pandemia, a Sochi, sul Mar Nero. Lo Scheherazade è stato a Sochi nelle estati del 2020 e del 2021.

Le autorità italiane hanno già raccolto documenti sulla proprietà della barca, dovrebbero presentarle al governo che dovrà poi capire se procedere al sequestro o meno, in base alle sanzioni varate nei giorni scorsi.

Articolo in aggiornamento…

12 marzo 2022 (modifica il 12 marzo 2022 | 09:51)

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